[03/01/2012] News

Asn: centrali nucleari francesi "sicure", ma bisogna aumentarne la "robustezza"

Irsn: «Edf e governo non tengono conto di scenari come Fukushima»

Il ministro dell'energia francese, Eric Besson, ha detto di aver convocato il 9 gennaio gestori dei siti nucleari francesi, Edf, Areva e Cea, per «definire un calendario della messa in opera delle richieste», dell'Autorité de sûreté nucléaire (Asn) che proprio oggi ha pubblicato un rapporto che, pur dicendo che gli impianti nucleari francesi hanno «Un livello di sicurezza sufficiente» e che quindi non c'è bisogno di una loro chiusura immediata, «di nessuna tra loro», giudica comunque indispensabile aumentare la loro «robustezza».

Il primo ministro François Fillon aveva chiesto a Besson ed al ministro dell'ecologia Nathalie Kosciusko-Morizet di «Controllare che i gestori si conformino all'integralità delle richieste dell'Asn nel calendario che è stato loro imposto». Il premier francese ha anche assicurato in un comunicato che il governo vigilerà affinché Edf, Areva e Cea  rispettino quanto contenuto nel rapporto Asn.

Entro il 30 giugno i gestori degli impianti nucleari dovranno aver reso noto «Il contenuto e le specifiche del nocciolo duro di ogni installazione» e le disposizioni che permettano di assicurare «Le funzioni fondamentali di sicurezza» dei reattori in caso di catastrofe.  

Fillon ha detto che il rapporto dell'Asn  «Autorità indipendente, testimonia del valore del lavoro condotto da Edf, Areva, Cea ed Institut Laue-Langevin, soprattutto nel quadro dei controlli decennali che permettono un miglioramento continuo della sicurezza. Secondo lui, l'Asn (pesantemente criticata dagli ambientalisti per la sua contiguità con la lobby nucleare) «Svolge un grande ruolo nell'informazione dei nostri concittadini e nella trasparenza nel settore nucleare. Questa trasparenza, alleata ad un livello molto alto  di esigenza (...), è la condizione indispensabile della fiducia dei francesi nella loro industria nucleare».

Non la pensa così Jacques Repussard, direttore generale del l'Institut de radioprotection et de sûreté nucléaire (irsn), che su Le Journal du Dimanche  fa un bilancio delle ispezioni condotte nelle centrali nucleari, che «Non tengono conto di scenari come Fukushima con una perdita totale di acqua ed elettricità. Esf propone dei mezzi di soccorso entro le 24 ore, ma non possiamo attendere tanto tempo. Un sisma potrebbe provocare incidenti seri in alcuni siti come Fessenheim ed a Bugey. I siti delle valli del Rhône e della Loire devono sopraelevare le dighe per proteggersi da forti inondazioni».

In particolare  Repussard chiede interventi urgenti a Fessenheim, che è a grave rischio di fughe radioattive «Se Edf non realizza questi lavori bisognerà chiudere la centrale. Se la Francia sceglie di  restare nel nucleare, bisognerà costruire nuove centrali e quindi chiudere quelle vecchie».

Per quanto riguarda la sicurezza delle centrali vantata da Fillon, il direttore dell'Irsn dice: «Se lo sono, la sicurezza non statica. Bisogna migliorarla permanentemente. Noi vogliamo spingere il ragionamento sulla sicurezza fino in fondo. Questa volta vedremo se Edf darà seguito alle raccomandazioni. Ci sono delle vulnerabilità, occorre affrontarle. Nel quotidiano, esistono un certo numero di mancanze. Perfino degli operatori mancano di vigilanza, sui  problemi del sub-appalto, per esempio». Edf ed Areva «Non hanno fatto la loro "rivoluzione culturale". Fukushima ha cambiato il dato e rivelato che un incidente grave è possibile, anche in un Paese considerato come sicuro. Dobbiamo accettare che l'impossibile possa prodursi ed occorre prevederlo e rimediare. Dal  2003, mettiamo in guardia sui rischi legati ai sisma, senza essere veramente ascoltati. Spero che questa volta lo saremo. Altrimenti dovranno spiegarcelo. Non  bisogna più  lasciar credere che il nucleare sia una tecnologia perfetta. Il governo ed Edf hanno sottostimato i rischi di un incidente e del rigetto del nucleare da parte della società». 

Una versione molto meno rassicurante di quella del governo ma Repussard, conclude con un'affermazione che è anche una critica implicita: «Sono favorevole alla trasparenza. Prima di Fukushima, avevamo una "omertà" sulla sicurezza nucleare per evitare di creare della paura. Edf e Areva si lamentano che la trasparenza possa nuocergli. I risultato è che una parte crescente della popolazione non ha fiducia nel nucleare. Dobbiamo, al contrario, dire tutto per il controllo della società. Nascondere le cose non porta a niente. Penso che i francesi siano capaci di capire la verità. E' il nostro lavoro richiamare all'ordine Edf quando manca di attenzione. L'uomo è fatto così, ma è così che diventa pericoloso».

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