[29/12/2011] News toscana

2012: anno critico anche per la carenza idrica?

Dai fenomeni piovosi con vere e proprie bombe d'acqua che cadono su aree ristrette causando disastri come quelli vissuti recentemente nella nostra Regione in Lunigiana e all'Elba, all'altra faccia della medaglia rappresentata dalla siccità che in maniera più acuta pare si ripresenti ogni quattro anni (2003-2007-2011).

Questo dato  è sicuramente casuale invece è certo che negli ultimi decenni le precipitazioni hanno mostrato un trend negativo diffuso con valori medi regionali che segnano un decremento di oltre il 10% come ci ricorda il Lamma. L'anno 2011 da questo punto di vista si sta dimostrando particolarmente critico. In autunno è piovuto poco o nulla e anche questo inizio d'inverno sta confermando il trend.  A fine novembre l'Autorità di bacino del fiume Arno e Publiacqua hanno lanciato l'emergenza siccità per una buona fetta della Toscana. L'invaso di Bilancino a fare da cartina dio tornasole:  meno di 243 metri sul livello del mare (contro gli abituali 252 metri) e meno di 34 milioni di metri cubi di acqua invasata contro una media decennale di 69 milioni. Sono stati superati in negativo anche i numeri rilevati in anni particolarmente siccitosi come quelli del 2003 e del 2007. In questo ultimo periodo qualche pioggia è caduta ma non in quantità tali da fare cambiare la situazione. Siamo ancora abbondantemente sotto i 40 milioni di metri cubi di acqua  invasata.

Il dato è preoccupante specialmente in prospettiva per la prossima stagione estiva  perché le piogge particolarmente efficaci sono quelle che cadono d'inverno e in primavera (a temperature poco elevate), e che vanno a ricaricare falde e sorgenti dei corsi d'acqua superficiali.  

Oggi più che mai valgono tutte le raccomandazione per ridurre i consumi idrici da parte delle utenze produttive e civili, e risulta evidente come sia necessario un Piano di conservazione della risorsa che preveda anche alcuni interventi infrastrutturali per tesaurizzare l'acqua che viene dal cielo, a partire dal ripristino ai fini irrigui e potabili dei laghetti e piccoli invasi che sono già presenti sul territorio regionale. Si deve agire subito per attuare strategie di medio periodo ma il rischio che il 2012 sia un anno terribile non solo per l'economia ad oggi è più che fondato. Non ci resta che fare la danza della pioggia.  

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