[29/12/2011] News

Devastante esplosione a Rangoon. Deposito di materiali militari o attacco della guerriglia Kachin?

Una potente esplosione, a quanto pare preceduta da un incendio che poi è diventato gigantesco,  è avvenuta stanotte in un magazzino governativo a Rangoon, la ex capitale della Birmania e la più grande città dell'attuale Myanmar.

L'esplosione, avvenuta in un quartiere orientale a 5 km ad est del centro di Rangoon,  ha fatto almeno 17 morti ed oltre 80 feriti.

Secondo i giornali del Myanmar, controllati dal regime che ultimamente ha fatto concessioni democratiche, l'esplosione è avvenuta il 29 dicembre alle 2,00 (20,30 del 28 dicembre ora italiana) ed è stata seguita da diverse deflagrazioni più piccole, il che farebbe pensare ad un deposito militare e a carburante (qualcuno teme anche per la presenza di armi e sostanze chimiche).

Nessuno sa davvero quanti siano i morti ed un poliziotto birmano citato dai media ha detto: «Ci sono molte vittime. Non possiamo  fornire informazioni più ampie. Continuiamo a seguire la situazione».

Secondo un testimone l'esplosione sarebbe  stata cosi forte che si è sentita a 10 km di distanza e sembra che sia stata innescate da un incendio, che si è propagato rapidamente agli edifici vicini,  e tra le vittime ci sono almeno 3 pompieri morti e 30 feriti.

Le autorità cominciano ad ammettere che nel magazzino ci sarebbero stati non meglio identificati "materiali infiammabili".

In molti pensano ad un attentato dei gruppi etnici indipendentisti, preoccupati per le aperture che il regime ha ottenuto da Usa, Ue e Giappone dopo la liberazione della leader dell'opposizione democratica e Premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi.

Attentati simili sono già stati fatti in passato dalle milizie dei gruppi etnici autonomisti ed indipendentisti: a novembre cio sono stati almeno 10 morti e 27 feriti in un attentato in un attentato a Myitkyina, il capoluogo dello Stato Kachin, nel nord del Myanmar. E  i miliziani della Kachin inipendece army (Kia) hanno il dente avvelenato con il regime e con i suoi vecchi amici cinesi e indiani e con i nuovi amici occidentali: l'esercito del Myanmar da giugno ha sferrato un'offensiva nei territori che controllano, causando un numero indeterminato di morti e la fuga di 50.000 persone. 

I Kachin in realtà sono una coalizione di 6 tribù  e sono molto scomodi, perché vivono non solo nel' "loro"  Stato in Myanmar, ma anche nello Yunnan, in Cina, e nell'estremo oriente dell'India, un'area ricca di risorse naturali e ai confini di tre Stati che non hanno nessuna simpatia per le rivendicazioni indipendentiste della minoranze etniche.

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