[27/12/2011] News

Traffico di palissandro in Cambogia: Conservation International respinge tutte le accuse

Conservation International risponde alle accuse del Phnom Penh Post di essere complice ( o di chiudere un occhio) del disboscamento illegale di palissandro nella Central Cardamom Protected Forest (Ccpf). 

Il direttore di Ci in Cambogia, Bunnra Sen ha negato sulle colonne del Post che ci sia in un abbattimento su vasta scala di palissandro nella Ccpf: «Io penso che non sia vero, a meno che il governo non abbia permesso a questa società di abbattere. Normalmente, ovunque Conservation International operi nel mondo, siamo sempre molto attenti alla corruzione, se abbiamo il sospetto che qualcuno sia coinvolto nella corruzione, li abbiamo anche buttati fuori».

Ci in Cambogia è in una posizione difficile: agisce contro gli interessi di persone potenti e senza scrupoli che hanno forti legami con un governo intollerante con le Ong che lo criticano pubblicamente, ma la sua "prudente" attività in Cambogia potrebbe diventare autolesionista: «E'una sfida enorme ed è un equilibrio delicato - dice un anonimo ricercatore al Post - ma la Ong internazionale della conservazione non deve fare "green washing" per il governo cambogiano e la Forest Administation. Uno dei temi centrali qui, il che rende il caso distinto da altre aree forestali in Cambogia, è che c'è una grande Ong internazionale che sta ricevendo fondi da donatori internazionali per proteggere la foresta».

A qualche giorno dalle dichiarazioni a volte contraddittorie di Bunnra Sen, quando l'articolo del Phnom Penh Post è cominciato a circolare a livello internazionale, Conservation International ha respinto con forza le accuse dell'inchiesta del giornale cambogiano, dicendo in un comunicato che si tratta di una serie di affermazioni «Fortemente imprecise e palesemente false. Ci non supervisiona le attività e non gestisce o sostiene nessun checkpoint o ranger al di fuori della Ccpf. Invece, mettiamo a disposizione sovvenzioni per la Forestry Administration per sostenere il monitoraggio continuo della Ccpf così come la gestione delle stazioni dei ranger, la tecnologia Gps, la fornitura di equipaggiamenti, attrezzature e salari per rafforzare e aumentare il numero di ranger e il  gasolio per le loro pattuglie. In altre parole, CI prevede un finanziamento di sostegno, il governo fa il pattugliamento, infatti, CI non ha nemmeno personale sul territorio nella Central Cardamoms Protected Forest, il nostro team lavora con le comunità locali fuori da questa area».

Peccato che le accuse di taglio e commercio illegale di palissandro vengano rivolte proprio ai ranger della  Forestry Administration sostenuti dai finanziamenti di Ci.

La Ong ambientalista ribatte che le grandi concessioni per il taglio di alberi alle quali fa riferimento il Post sono state legalmente approvate dal governo cambogiano e che «Ci non è coinvolta in questo lavoro e non è impegnata con la company (come viene chiamata la Timber Green, ndr), dato che la deforestazione del bacino della diga non ha luogo all'interno della Ccpf». Deforestazione che comunque dovrebbe preoccupare non poco Ci, visto che la Cambogia ha uno dei più alti tassi di perdita di foreste primarie del mondo: dal 1990 è scomparso il 60% delle sue foreste originarie.

Ma secondo l'Ong la densità di piante di palissandro, a causa della conformazione geografica dell'area, è molto bassa all'interno della Ccpf. I preziosi alberi si troverebbero soprattutto nelle foreste aperte semi-decidue o di latifoglie e sono più abbondanti nelle foreste di pianura: «La maggior parte dei 402 mila ettari della Ccpf sono del tutto inadatti perché il legname di palissandro abbia una densità significativa, a causa dell'alta quota e dei pendii ripidi. La Ccpf è costituita prevalentemente da colline di foreste sempreverdi con  pinete e prati montani sull'altipiano. Le aree descritte nell'articolo sono foreste di pianura a sud della Ccpf, non la stessa Ccpf,  quindi questo rappresenta un errore geografico e sono geograficamente ben al di  fuori della nostra area di progetto».

Conservation International ammette però che ci sono tagli illegali di alberi ai confini della riserva, che però sarebbero minacciati da singoli taglialegna abusivi, non dalla Timber Green: «La domanda per questo legname è alta in tutta la regione, come è stato recentemente dimostrato dagli abitanti di villaggi cambogiani che rischiano la vita per tagliare illegalmente palissandro in Thailandia. A molti è stato sparato e sono stati uccisi negli ultimi mesi, dato che gli incentivi finanziari sono alti. Ma il taglio illegale di  palissandro non è su vasta scala nella Ccpf e Ci non ne trae profitto, non è coinvolta e non supporta questa minaccia. Noi sosteniamo attivamente la protezione di questa specie di albero e di tutte le altre specie che vivono nella Ccpf». 

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