[23/12/2011] News

Il porto di Trieste punta sulla sostenibilità. Protocollo d'intesa ministero dell'ambiente - port authority

Domani il ministro dell'ambiente, Corrado Clini e la presidente dell'Autorità portuale di Trieste, Marina Monassi, presenteranno l'accordo tra ministero dell'ambiente e port authority sul il protocollo d'intesa sul "Rilancio sostenibile delle aree del porto di Trieste" sottoscritto a Roma il 13 dicembre: un'intesa in 5 punto che coinvolge le aree di Campo Marzio, Arsenale San Marco, piattaforma logistica e Servola, ex Esso ed ex raffineria Aquilla.

Il ministero spiega che «L'accordo vuole promuovere l'area portuale e la sua economia attraverso i principi dello sviluppo sostenibile, ed è il frutto di un lavoro intenso tra gli uffici di via Von Bruck e il ministero.

Dopo un periodo di non eccessiva attenzione verso lo scalo triestino l'intesa sembra un primo risultato del lavoro di "ricucitura" condotto dalla presidente dell'Autorità portuale, «Ma costituisce soprattutto un focale punto di partenza per innestare un processo di reale rivitalizzazione del porto franco triestino e della sua centralità nel contesto dell'arco Nord Adriatico, nell'ambito dei futuri scenari che si vanno delineando con la progressiva estensione del mercato comunitario verso il Centro-Est dell'Europa e l'area dei Balcani».

Il nuovo piano regolatore portuale di Trieste prevede «Una ridistribuzione dei principali comparti settoriali, industriale e commerciale, in linea con gli standard funzionali internazionali, consentendo un ampliamento graduale delle aree del porto franco e una loro collocazione più incisiva sul mercato dei grandi investitori interessati a localizzare le loro attività attraverso forme di investimento a medio-lungo termine».

Nell'accordo si legge che «I vantaggi conseguibili per effetto del particolare regime del porto franco di Trieste costituiscono un indubbio plusvalore rispetto alle semplici attività di movimentazione delle correnti di traffico in transito, innescando potenziali redditività sia a carattere imprenditoriale che finanziario, attraverso la gestione degli stocks delle commodities negoziabili presso le principali borse merci internazionali».

L'articolo 2 del protocollo d'intesa riassume i 5 punti principali dell'accordo: «Riqualificazione e potenziamento del terminal ferroviario di Trieste Campo Marzio. L'Autorità portuale potrebbe acquistare dalle Fs le aree ferroviarie a fianco dell'impianto. Riassetto delle aree industriali private e demaniali dell'Arsenale San Marco, da usare anche per lo sviluppo dei traffici portuali. Realizzazione della piattaforma logistica (due lotti) e riconversione di aree della Ferriera di Servola (ex Italsider), che saranno accorpate in un unico polo logistico di dimensioni internazionali. Riqualificazione e infrastrutturazione dell'area Esso, dove insediare attività industriali e produttive (anche a servizio di quelle portuali).

Creazione, nel comprensorio della ex raffineria Aquila, di un nuovo terminal portuale, con interventi di risanamento ambientale, infrastrutturazione e banchinamento; potranno essere costruiti accosti dove svolgere attività Ro-Ro e multipurpose; sarà ammodernata la stazione Trieste Aquilinia».

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