[21/12/2011] News

Mobilità sostenibile, Euromobility: vince Torino, ma la situazione non è buona

Torino si è aggiudicata il trofeo della mobilità sostenibile, grazie a un trasporto pubblico che funziona, al miglior car sharing della penisola, ad un efficiente servizio di biciclette messe a disposizione dei cittadini, ad una quota significativa di auto a basso impatto ambientale e ad una elevata sicurezza sulle strade cittadine. Ad affermarlo è il quinto Rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility  con il contributo di Assogasliquidi, Consorzio Ecogas e Bicincittà e  con il patrocinio del ministero dell'Ambiente e presentato oggi.

Sul podio salgono poi Venezia (ma per certi indicatori è sicuramente avvantaggiata) e Milano dove funziona egregiamente l'esperienza del bike sharing, si conferma il car sharing e tra l'altro la città meneghina ha la migliore offerta di trasporto pubblico. Fanalini di coda nella classifica della mobilità sostenibile, Campobasso e Foggia.

Le 50 città monitorate sono tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle province autonome e le città con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti.

L'insieme  degli indicatori di cui Euromobility ha tenuto conto per stilare la classifica, riguardano la gestione della mobilità (car sharing, bike sharing, mobility  manager, ecc), lo stato di salute delle città in relazione alla presenza di auto di nuova generazione o alimentate a combustibili alternativi (gpl, metano), l'offerta di trasporto pubblico, le piste ciclabili, l'adozione di strumenti di gestione e  di pianificazione del traffico, il numero di parcheggi scambiatori e di quelli a pagamento, il numero di incidenti e dell'indice di mortalità, il numero di autovetture per kmq, la qualità dell'aria e infine le iniziative di promozione e comunicazione a  favore della mobilità sostenibile.

«Questo quinto Rapporto- ha dichiarato Lorenzo Bertuccio, direttore scientifico di Euromobility- ha registrato qualche passo in avanti sulla strada dell'ecomobilità. Nell'ultimo anno si conferma la diffusione del bike sharing e il forte aumento delle auto a gpl e metano: oltre 7 auto su 100 sono a gas, anche se negli ultimi mesi la crescita si è arrestata a causa della mancanza degli incentivi che avevano così tanto contribuito a raggiungere questi obiettivi. E ciò a dispetto di quello che chiedono i cittadini: oltre l'85% vorrebbe che i carburanti gpl e metano costassero di meno e l'82%  chiede incentivi economici per l'acquisto o la trasformazione a gas della propria automobile».

La citazione è riferita al sondaggio che per la prima volta Euromobility ha effettuato per testare le abitudini e i gusti dei cittadini. I dati rilevano che oltre il 55% dei cittadini delle 50 città campione, usa l'automobile (quasi il 70% invece come media nazionale) e solo per il 10% degli  spostamenti ci si reca fuori città (33,4% invece come media nazionale). Nell'ultimo anno è aumentato soprattutto l'uso del trasporto pubblico extraurbano e quello della bicicletta, merito forse anche della crisi economica.

«Ascoltare di più i cittadini, che spesso si dimostrano più maturi dei loro amministratori e di chi li governa- ha commentato il presidente di  Euromobility Riccardo Canesi- l'83% di loro è ad esempio convinto che la diffusione del bike sharing può essere un valido contributo alla riduzione del traffico e dell'inquinamento in città  e circa l'80% vorrebbe una flotta di biciclette anche nella propria città o, dove già esiste vorrebbe, che aumentassero il numero di parcheggi dove trovare una  bicicletta disponibile. E' importante che si spinga con maggiore convinzione sull' innovazione e su una  nuova cultura della mobilità che renda più vivibili le nostre città».

L'Italia rimane comunque il paese europeo con il più alto tasso di motorizzazione, l'indicatore che misura la consistenza della flotta veicolare in rapporto alla popolazione residente, (60,67 auto ogni 100 abitanti contro la media europea di circa 46), nonostante che quasi il 70% dei cittadini percepisca come grave il problema del traffico e del conseguente inquinamento ambientale.

A tal proposito il rapporto mette in luce l'incongruenza della città vincitrice, Torino, ma anche di Milano, in cui le buone performance su molti indicatori analizzati non sono sufficienti a far rientrare i valori di inquinamento atmosferico nei limiti normativi, criticità che interessa anche per caratteristiche geografiche e climatiche tutte le città del bacino padano.  

Nella "top ten" generale, figurano tutte città del nord, tranne Firenze che si piazza al nono posto, mentre le altre due città toscane prese in esame dallo studio si piazzano all'undicesimo posto (Prato) e al ventitreesimo (Livorno). La città labronica è penalizzata per il tasso di motorizzazione per le due ruote a motore più elevato d'Italia (25 ogni 100 abitanti), e per la mancanza del mobility manager.

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