[20/12/2011] News

Articolo 18? Sentite l'Ue: «Agire immediatamente per ridurre la disoccupazione giovanile»

Al via l'iniziativa "Opportunitą per i giovani"

La discussione italiana sull'articolo 18, le pensioni e la disoccupazione/occupazione giovanile ogni volta si imbatte su uno scoglio che sembra invalicabile: la frase «Ce lo chiede l'Europa», seguita quasi sempre da «Gli altri Paesi europei fanno così». Quando non si tratta di cattiva informazione di chi lo dice, si tratta di pura disinformazione (basterebbe vedere cosa prevedono il welfare ed i diritti dei lavoratori tedeschi). Ma oggi la Commissione europea ci fornisce finalmente il quadro del fenomeno più preoccupante della crisi economica, la disoccupazione giovanile, e alcune misure per affrontarla.

László Andor, commissario Ue all'occupazione, affari sociali e integrazione, ha sottolineato che «la condizione dei giovani in molti paesi europei sta diventando drammatica. Senza un intervento deciso a livello europeo e nazionale rischiamo di lasciare indietro questa generazione, con pesanti costi economici e sociali. Rilevando che l'incidenza sulla società del tasso attuale di disoccupazione giovanile è stimata in circa due miliardi di euro la settimana, più dell'1% del Pil dell'Unione. La tendenza attuale non può continuare, dobbiamo dare speranza ai giovani. Sono loro il nostro futuro».

Nell'Ue ci sono 5 milioni di giovani disoccupati 7,5 milioni di giovani tra i 15 e i 24 anni che non lavorano, non studiano e non prendono parte a programmi di formazione. «Questo - dice la Commissione - non riguarda soltanto i giovani poco qualificati: sempre più spesso anche i laureati non riescono a trovare il primo lavoro. La Commissione intende agire per facilitare la transizione tra la scuola e il lavoro e semplificare l'accesso al mercato del lavoro per i giovani disoccupati in Europa, mobilitando tutti gli attori interessati e tutte le possibili fonti europee di finanziamento. Lo scopo è aiutare i giovani che non stanno studiando né lavorando a trovare un lavoro o a tornare alla formazione, e aiutare coloro che hanno un titolo universitario a entrare nel mondo del lavoro». Il tasso di disoccupazione giovanile nell'Ue si è stabilizzato al 21%, per questo la Commissione europea ha adottato oggi la nuova iniziativa "Opportunità per i giovani", con la quale chiede «A Stati membri, sindacati e imprese di unire le forze e agire con decisione per affrontare il problema» e «Invita gli Stati membri a impegnarsi a prevenire l'abbandono scolastico aiutando i giovani a sviluppare competenze che rispondano alle esigenze del mercato del lavoro, garantendo la possibilità di esperienze professionali e di formazione sul posto di lavoro e agevolando l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro». La sollecitazione agli Stati membri è quella «Di fare un miglior uso del Fondo sociale europeo, che dispone di 30 miliardi di euro destinati a finanziare nuovi progetti non ancora assegnati». Ovvio che sia un'opportunità anche per i cosiddetti green job, è di questi giorni la notizia che c'è grande richiesta di addetti, ma molte difficoltà a reperirli. 

L'iniziativa "Opportunità per i giovani", propone anche una serie di iniziative concrete, finanziata direttamente dai fondi europei: la realizzazione da parte degli Stati membri di uno progetto "garanzia per i giovani", finalizzato ad assicurare che entro quattro mesi dalla conclusione degli studi i giovani siano impegnati in studi di livello superiore, nel lavoro o nella formazione.

Il progetto verrà sostenuto dalla Commissione con un finanziamento di 4 milioni di euro. Il supporto all'apprendistato avverrà attraverso un finanziamento di 1,3 milioni di euro del Fondo sociale europeo. Si prevede: un incremento del 10% per la fine del 2013 permetterebbe di raggiungere un totale di 370 000 nuovi posti di apprendista; l'impiego di 3 milioni dell'assistenza tecnica per il Fondo sociale europeo per finanziare il sostegno agli Stati membri nella predisposizione di schemi di sostegno ai giovani che avviano nuove imprese o imprese sociali; l'obiettivo per il 2012 di almeno 130.000 tirocini nell'ambito dei programmi Erasmus e Leonardo da Vinci, con ampie risorse destinate ai tirocini in azienda; l'assistenza finanziaria nel 2012-2013 a 5 000 giovani per trovare lavoro in un altro stato membro con l'iniziativa "il tuo primo posto di lavoro Eires"; l'aumento delle risorse del Servizio volontario europeo per fornire almeno 10.000 occasioni di volontariato nel 2012; la presentazione nel 2012 di un piano per tirocini di alta qualità nell'Ue; il finanziamento di ulteriori 600 scambi nell'ambito del programma Erasmus per i giovani imprenditori.

La Commissione darà tutto il massimo appoggio agli Stati, «Fornendo sia indirizzi operativi che assistenza concreta. Nell'ambito della strategia Europa 2020 gli Stati membri dovranno affrontare nel 2012 il tema della disoccupazione giovanile nel loro programma nazionale di riforma, e le politiche e i provvedimenti destinati ai giovani verranno presi in considerazione nell'ambito delle raccomandazioni specifiche per i singoli Paesi. La Commissione continuerà a valutare e analizzare i provvedimenti presi dagli stati membri per combattere la disoccupazione giovanile, e riferirà in proposito alla riunione informale del Consiglio dei ministri del lavoro e degli affari sociali nell'aprile 2012. Le azioni proposte dalla Commissione agevoleranno ulteriori interventi degli Stati membri rivolti ai giovani da realizzare nell'ambito della prossima generazione di programmi del Fondo sociale europeo e come parte del bilancio Ue 2014-2020. La Commissione metterà a disposizione fondi per l'assistenza tecnica destinati a sostenere gli Stati membri nell'impiego dei fondi europei disponibili, in particolare dal Fondo Sociale Europeo che dispone ancora 30 miliardi di euro per finanziare nuovi progetti.

Secondo il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, «L'iniziativa Opportunità per i giovani dimostra ai giovani europei che siamo attenti alla loro situazione. Abbiamo dato ascolto alle loro richieste, ripetute da Madrid a Bruxelles, di essere parte attiva della società europea. Per arrivarci occorre avere un lavoro.. La riforma a lungo termine del mercato del lavoro è una necessità evidente, ma ci vorrà tempo perché produca I risultati attesi. Con questa iniziativa affermiamo la necessità di agire immediatamente per ridurre la disoccupazione giovanile».

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