[12/12/2011] News

Giornata internazionale della montagna: le foreste montane radici del nostro futuro

Oggi si celebra l'International mountain day 2011 che punta a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza delle montagne per la vita sulla terra, ad evidenziare le opportunità e gli ostacoli per una loro valorizzazione sostenibile ed a realizzare delle partnership che portino dei cambiamenti positivi per le montagne e gli altipiani del pianeta.

L'Assemblea generale dell'Onu nel 2003 ha deciso di proclamare l'11 dicembre "Giornata internazionale della montagna", una decisione frutto del successo dell'International year of mountains dell'Onu del 2002, che ha rafforzato la sensibilità globale sull'importanza delle montagne, incoraggiato la creazione di comitati nazionali in 78 Paesi e rafforzato le alleanze grazie all'istituzione, a Johannesburg, il 2 settembre 2002, dell'International partnership for sustainable development in mountain regions, conosciuta come Mountain Partnership (Wssd,).

La Fao, designata come organismo di coordinamento della Wssd, spiega che «Quest'anno l'International mountain day si interesserà più in particolare alle montagne ed alle foreste. L'obiettivo è quello di sensibilizzare sull'importanza delle foreste di montagna e del ruolo che svolgono nella green economy così come nell'adattamento ai cambiamenti climatici». Il tema del l'International mountain day di quest'anno è "Mountain forests - roots to our future" ("Foreste montane - le radici del nostro futuro").

Secondo lo studio "Mountain Forests in a Changing World" della Mountain Partnership e dall'Agenzia Svizzera per lo sviluppo e la cooperazione, «L'integrità e la capacità di risposta delle foreste di montagna sono minacciate dall'aumento delle temperature, dagli incendi, dall'incremento demografico e dall'insicurezza alimentare ed energetica. La crescita demografica, e con essa l'estendersi dell'agricoltura intensiva, hanno spinto molti piccoli contadini a spostarsi in altitudine, verso aree marginali e pendii ripidi, provocando una perdita di foresta».

Il rapporto sottolinea che «Il cambiamento climatico è destinato a far aumentare le infestazioni e la diffusione di agenti patogeni, fattori anch'essi che contribuiscono a danneggiarne l'integrità. Le montagne forniscono il 60% delle risorse di acqua dolce mondiali, nonostante coprano solo il 12% della superficie terrestre. Le foreste di montagna incidono fortemente sulla quantità e sulla qualità dell'approvvigionamento idrico delle comunità e delle industrie delle zone montane ma anche di quelle delle zone pianeggianti. Quando le foreste vengono abbattute e la terra è lasciata senza protezione, aumentano deflusso ed erosione del suolo, con un conseguente deteriorarsi della qualità dell'acqua nei torrenti e nei fiumi. Molte città dipendono pesantemente dalle risorse idriche montane, basti pensare che il 95% del rifornimento idrico di una città come Vienna proviene dalle foreste montane delle Alpi Noriche, che il 40% dell'acqua di Tegucigalpa, in Honduras, proviene dalla foresta amazzonica di La Tigra National Park. In Kenya l'acqua proveniente dal Monte Kenya genera il 97% dell'energia idroelettrica di quel Paese. In Asia l'altopiano tibetano funge da rifornitore idrico per circa 3 miliardi di persone».

Il rapporto fa notare che le popolazioni montane, tra le più povere e con maggiori problemi di insicurezza alimentare in tutto il mondo, «Sono decisive per il mantenimento degli ecosistemi montani e dovrebbero dunque avere voce in capitolo nella gestione delle risorse forestali locali dalle quali dipendono e condividere i benefici del loro uso e della loro conservazione».

Eduardo Rojas-Briales, vice direttore generale della Fao per le Foreste, sottolinea che «Le foreste di montagna proteggono le comunità locali dai disastri naturali e tutelano le risorse naturali ed i sevizi ambientali su cui miliardi di persone fanno affidamento per la propria sussistenza. Le foreste montane hanno risentito delle conseguenze di molte sfide globali: cambiamento climatico, penuria idrica, perdita di biodiversità, desertificazione, ma esse offrono anche notevoli opportunità per trovare le soluzioni. Credo che lo sviluppo sostenibile delle foreste di montagna richieda, e meriti, un posto prominente nell'agenda politica internazionale».

Il rapporto evidenzia che «Le foreste montane sequestrano un'enorme quantità di carbonio e possono svolgere un ruolo importante nelle politiche volte a contrastare il cambiamento climatico. La perdita di foreste montane farebbe rilasciare grandi quantità di carbonio nell'atmosfera. I policymakers nazionali dovrebbero prendere in considerazione l'importanza di proteggere e conservare le foreste montane, ed integrare questi aspetti nelle politiche di mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico.

A livello globale i servizi ambientali chiave forniti dalle foreste montane dovrebbero meglio riflettersi nei negoziati e negli incontri internazionali sul cambiamento climatico, sulla qualità dell'acqua ed su altre questioni ambientali, in particolare alla luce dei risultati delle ricerche sull'inquinamento e sullo scioglimento dei ghiacciai» che sono stati presentati anche la Cop17 Unfccc conclusasi ieri a Durban. Insieme al rapporto sulle foreste montane, la Fao ha diffuso anche due altre pubblicazioni sull'importante ruolo degli ecosistemi montani nel miglioramento delle condizioni di vita rurali e per l'alleviamento della povertà: "Highlands and Drylands: Mountains, a source of resilience in arid regions" e "Why invest in Sustainable mountain development?".

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