[09/12/2011] News toscana

Grosseto, "Naturae social mapping": con il software libero si studia la biodiversità

E' stato firmato questa mattina nella sala del Consiglio comunale di Grosseto, un protocollo per raccogliere informazioni su presenza e distribuzione di habitat e specie attraverso strumenti innovativi.

L'idea di "Naturae social mapping" nasce dalla collaborazione con progetti leader a livello mondiale in questo settore (NatureMapping - Washington, USA; Cybertrakker, Sud Africa; Opal, Gran Bretagna), grazie ai quali il Museo di Storia Naturale della Maremma si doterà presto di un sistema di monitoraggio della biodiversità molto avanzato, in grado di coinvolgere cittadini, professionisti e scuole di vario ordine e grado in una azione concertata.

«Grosseto nuovamente all'avanguardia e si parte con una piccola rivoluzione di conoscere e tutelare meglio la biodiversità che offre una grande possibilità di applicazione a tanti altri settori relativi alla gestione e alla tutela della natura e del territorio» ha dichiarato l'assessore all'Informatizzazione e Innovazione e alle Politiche sociali Luca Ceccarelli.

Il monitoraggio naturalistico, tra l'altro, è uno delle strategie perseguite anche tramite la rete Natura 2000, la rete ecologica di conservazione della biodiversità voluta dall'Unione Europea e quello presentato a Grosseto, è il primo progetto di questo tipo in Italia e il secondo in Europa. "Naturae social mapping" è stato sviluppato a valle di alcune considerazioni. Un crescente numero di strumenti programmatici, normativi e di valutazione richiedono informazioni puntuali e attendibili mentre oggi, i dati a disposizione, sono troppo spesso scarsi, frammentari o non aggiornati.

Al contempo, la disponibilità di risorse economiche, di esperti e professionisti anche nelle Università è estremamente ridotta, tanto da non essere in grado di garantire un regolare monitoraggio su ampia scala neanche per le specie più comuni. L'iniziativa quindi nasce grazie ad una collaborazione tra il comune di Grosseto, la Fondazione Grosseto Cultura e l'Associazione Guru@work e verrà realizzata attraverso uno strumento informatico disponibile inizialmente via web e, nel prossimo futuro, anche su smartphone.

«La grande ricchezza ambientale della Maremma deve essere valorizzata e questo strumento renderà fruibile e diffuso un monitoraggio attento di equilibri e processi naturali fondamentali» ha sottolineato Giampaola Pachetti presidente della "Fondazione Grosseto Cultura».

«Con Naturae Social Mapping si potrà creare l'opportunità, mai realizzata finora nel nostro paese - ha aggiunto Andrea Sforzi direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma - di espandere la conoscenza del mondo naturale e trasformarla nel potere di contribuire alla conservazione di un territorio».

Naturae Social Mapping, spiegano i partner, sarà uno strumento alla portata di tutti quelli che vogliono imparare a riconoscere le specie animali e vegetali e disponibili a registrare ciò che è stato rilevato. Studenti, insegnanti, pensionati, bird watchers, guide ambientali, tecnici faunistici, escursionisti potranno partecipare al progetto dando il proprio contributo: alcuni potranno essere coinvolti in eventi singoli, altri potranno osservare e registrare informazioni durante le escursioni del weekend o inseriti in progetti di monitoraggio di lunga durata. Un gruppo di esperti poi vaglierà le informazioni, attribuendo un livello di attendibilità sulla base di parametri prestabiliti.

In questo modo il database ambientale del Museo di Storia Naturale della Maremma potrà arricchirsi di informazioni preziose, che in futuro potranno risultare fondamentali anche per la definizione di progetti, valutazioni di impatto ambientale, azioni di tutela, valorizzazione e conservazione. «Tutto questo progetto è stato realizzato ricorrendo al software libero e quindi ci auguriamo che l'idea possa estendersi anche a livello nazionale e internazionale» ha concluso il presidente di "Guru@Work", Ludwig Bargagli.

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