[05/12/2011] News toscana

Contro i fiumi in piena Pisa istituisce le “ronde arginali” sul Serchio

Anche la provincia di Pisa avrà le sue "ronde". Si tratta di un corpo di volontari specializzato nel controllo delle sponde e degli argini che saranno attivate  in caso di ondate di piena del Serchio. Le cosiddette "Ronde arginali", sono formate attraverso corsi di vigilanza idraulica adattati a operatori di protezione civile, il primo dei quali, organizzato dalla provincia di Pisa (Servizio difesa del suolo), in collaborazione con la Sava, la Squadra antincendio di Asciano, si è svolto nelle scorse settimane nella sede distaccata di Nodica. «Si tratta di un'operazione di vera e propria prevenzione, alla pari dei numerosi e necessari lavori di consolidamento degli argini che abbiamo portato a compimento nel corso dell'anno» ha dichirato l'assessore all'ambiente Valter Picchi (Nella foto).

Le ronde interverranno, in situazioni di potenziale criticità, in affiancamento al personale del Servizio provinciale difesa del suolo. Le ondate di piena del Serchio attraversano il territorio di competenza della provincia in tempi rapidi, circa 10 ore «per questo -spiegano dall'amministrazione - a fronte di margini di manovra ristretti, è indispensabile potersi avvalere di equipe di supporto efficacemente preparate sul piano organizzativo e capaci di svolgere al meglio il compito loro assegnato, ovvero quello di ispezionare le sponde fluviali». Nello specifico il lavoro di vigilanza effettuato dalle ronde consisterà nell'intercettare i segnali di un'eventuale rottura degli argini. A tal fine, le squadre volontarie percorreranno continuativamente (rimanendo sempre in vista l'una con l'altra) sia la sommità dei terrapieni, sia il piano di campagna alla base.

Al primo corso, tenuto dai tecnici della provincia del Settore operativo Serchio, hanno partecipato circa 30 iscritti, che hanno seguito: due lezioni teoriche (su argomenti quali le tecniche di monitoraggio spondale, le metodologie degli interventi d'urgenza, l'uso di attrezzature e mezzi comunicazioni radio, la fisiologia delle ondate di piena); una prova pratica (con simulazione di una ronda); un addestramento sul campo (con realizzazione di arginature d'emergenza e impiego di pompe). Al termine delle attività, gli aderenti hanno ricevuto uno specifico attestato di partecipazione e di qualifica.

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