[01/12/2011] News

Asa risponde a “Uniti per Suvereto”

Livorno, 1° dicembre 2011. Con riferimento ai comunicati emessi da "Uniti per Suvereto" e pubblicati ultimamente sulla stampa, ASA risponde. Come gli esponenti di "Uniti per Suvereto" sicuramente sapranno, è d'obbligo rimarcare che il referendum del 12 e 13 giugno 2011 ha abrogato la norma relativa alla remunerazione del capitale investito, la quale dovrà essere sostituita da una nuova norma, la cui efficacia si avrà con i nuovi affidamenti, non potendo questa essere retroattiva. Pertanto i contratti sottoscritti prima del referendum del 12 e 13 giugno sono e restano ancora validi.

Non è corretto affermare che, localmente, si stia "negando la volontà di 27 milioni di italiani", poiché quello che viene eventualmente percepito dai non addetti ai lavori come "vuoto normativo" non scaturisce affatto dall'arbitrio dei soggetti locali (ATO5 o ASA, per intendersi). Pur riconoscendo la lodevolezza dell'iniziativa di "Uniti per Suvereto", non si può credere che l'intraprendenza locale possa davvero portare alla, citiamo testualmente, "cancellazione del 7% dalle bollette": se infatti questa cancellazione dovesse avvenire, sarebbe solo per effetto dell'emanazione della precitata nuova norma.

Per fare ulteriore chiarezza: l'abrogazione dell'art. 154 del D.Lgs. n. 152/2006 (limitatamente a quella parte che dispone che la tariffa per il servizio idrico sia determinata tenendo conto dell' "adeguatezza della remunerazione del capitale investito") non ha aperto una fase di "vuoto normativo".

Legittimamente si può infatti proseguire ad applicare l'attuale Metodo Normalizzato per la determinazione della tariffa semplicemente perché ciò è previsto e consentito dall'art. 170, in seno alle more della completa attuazione delle disposizioni recate dallo stesso D.Lgs. n. 152/2006. E il Metodo Normalizzato, non abrogato (almeno fino ad ora), in tariffa prevede ancora la remunerazione del 7% del capitale investito.

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