[28/11/2011] News

Il progetto "Solar Bottle Bulbs" arriva in Africa

Energia a costo quasi zero e riuso delle bottiglie di plastica. Questo il contenuto ambientale del progetto "Solar Bottle Bulbs" che ha una grande valenza sociale visto che serve a fornire luce nelle aree altamente urbanizzate più povere del pianeta: le baraccopoli.

Ora il progetto arriva anche nel Continente nero. Le bottiglie di plastica da 2 litri riempite di acqua e candeggina e utilizzate come lampadine per far fronte all'assenza di corrente elettrica saranno infatti "installate" in una baraccopoli di Nairobi.

Si tratta di una iniziativa promossa a Korogocho, uno dei maggiori insediamenti poveri (i cosiddetti slum) della capitale kenyana, dal gruppo giovanile locale Koch Hope e che interesserà nella fase sperimentale circa duemila case in lamiera.

Il sistema denominato ''bottle as light bulb'', frutto di un'idea sviluppata dai ricercatori del Massachussets Institute Tecnology, è stato adottato in tutto il mondo (applicazione di successo si trovano ad Haiti e a Manila, nelle Filippine) da migliaia di persone che non possono permettersi nelle proprie abitazioni, energia elettrica o altre fonti di luce come le candele.

La bottiglia di acqua e candeggina (che rende il liquido più limpido ed impedisce la proliferazione batterica) fissata ad un foro ricavato sul tetto, rifrange la luce solare esterna all' interno dell'abitazione con la stessa potenza di una normale lampadina da 50-60 watt. Nel caso di Korogocho sono i giovani scolarizzati della baraccopoli che fanno parte di Koch Hope ad aver pensato di importare il progetto: hanno piazzato le prime "lampadine", nella speranza di avere il sostegno necessario per estendere l'iniziativa in tutti gli altri "slum" di Nairobi.

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