[25/11/2011] News

Il governo dichiara lo Stato di emergenza per l'Elba e il Messinese

Il Consiglio ha dichiarato oggi «Lo stato d'emergenza nei territori della provincia di Messina e dell'isola d'Elba, colpiti da eccezionali avversità atmosferiche», un provvedimento molto atteso sia dal Comune di Campo nell'Elba che nel Messinese, che erano tornati anche oggi a chiederlo sulla stampa.

Infatti il sindaco Vanno Senini (Pdl), ha subito commentato: «È una decisione attesa, che da giorni aspettavamo. Hanno evidente pagato sia gli interventi diretti della regione che le sollecitazioni inoltrate attraverso il nuovo ministro del turismo Piero Gnudi. Certo è che si tratta di una svolta, e di una vera boccata d'ossigeno per una comunità provata come la nostra. Ci auguriano che l'importo dei finanziamenti sia almeno pari all'impegno regionale (NDR in totale oltre 6 milioni, considerando la misura specifica annunciata per le attività turistiche) con il valore aggiunto di efficicacia costituito dall'aver aperto un canale diretto capace di ovviare agli altrimenti inevitabili ritardi burocratici.  

Fra gli obbiettivi immediati dell'Amministrazione Comunale c'è quello di ripristinare la normalità, la piena fruibilità degli Seccheto, Cavoli e Marina di Campo che necessita di sostanziosi interventi anche sul suo lungomare, tutto ciò per giungere preparati all'inizio della prossima stagione turistica. Per suo conto il comune ha proceduto ad avviare gli iter autorizzativi perché, recepiti i fondi, i lavori possano essere celermente iniziati».

Intanto, a proposito di emergenza sul governo Monti rischia di cadere la tegola della Protezione Civile: non sembra piacere l'ipotesi, circolata su alcuni organi d'informazione, secondo la quale il Governo starebbe valutando di passare la gestione del Dipartimento della Protezione civile dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Ministero dell'Interno.

Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, sottolinea che «In un momento in cui il nostro Paese è colpito da calamità naturali che si trasformano in tragedie e in cui non si investe nella prevenzione e mitigazione dei rischi, sarebbe un gravissimo errore rinunciare a uno dei pochi elementi positivi che ci consente di rispondere alle emergenze in maniera efficace e tempestiva. La nostra protezione civile rappresenta una specificità positiva, considerata con ammirazione anche all'estero. Affidare la gestione di un sistema così articolato e complesso al Ministero dell'Interno, sarebbe come farlo tornare indietro di anni e soprattutto non si capisce quale utilità ne ricaverebbe il Paese. Per questo condividiamo la preoccupazione espressa dal Dipartimento della protezione civile e ci auguriamo che tale ipotesi non venga confermata».

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