[17/11/2011] News

Il Comitato referendario per l’acqua a Monti: rispettare la volontà di 26 milioni di italiani

Il neo-Premier Monti si è appena insediato ma ha già sul tavolo un bel pacchetto di indicazioni, solleciti, richieste. Sono venute dai partiti, dalle parti sociali, dalle donne, dai giovani già durante le consultazioni, a cui se ne sono aggiunte altre da vari portatori di interesse generale o corporativo. Il nuovo interlocutore evidentemente ispira fiducia e poi sono molte le risposte mancate dal passato esecutivo. Tra queste quella da dare a ventisei milioni di italiani dopo l'esito della consultazione referendaria dello scorso 12 e 13 giugno.

La questione è stata posta dal Comitato referendario "2 Sì per l'Acqua Bene Comune" che ha chiesto al Presidente Monti, tramite lettera, un incontro. «Siamo a chiederLe di rispettare i risultati referendari e la volontà espressa da quei 26 milioni di Italiani che hanno dato vita, il 12 e 13 giugno, ad una grande partecipazione democratica dal basso, che costituisce un segnale positivo e incoraggiante per la vitalità democratica del nostro Paese, e che non può essere disattesa».

Il Comitato referendario ha poi indirettamente suggerito a Monti la strada da seguire «Chiediamo che il nuovo Governo che Lei presiede si muova nella direzione che la volontà popolare ha indicato, legiferando nel rispetto dei principi ispiratori dei referendum. Quegli stessi principi che sono contenuti nel testo della legge d'iniziativa popolare che il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ha depositato in Parlamento nel 2007 con il sostegno di oltre 400.000 firme. Quegli stessi principi sanciti dall'Art. 43 della Costituzione Italiana» hanno concluso dal Comitato referendario.

Torna all'archivio