[16/11/2011] News

Clini, un super-burocrate al ministero dell’ambiente

Corrado Clini, il nuovo ministro dell'ambiente del governo Monti e nuclearista convinto (Verso la strategia nucleare dell'Italia), non ci pare di certo la migliore scelta possibile per l'ormai "povero" ministero dell'ambiente.  Vero è che completamente depotenziato e ridotto all'osso dai continui tagli, il ministero non conta praticamente niente in questa fase, ma confidando in un colpo di reni del governo tecnico Monti sulla sostenibilità, abbiamo forti dubbi che Clini possa essere "il braccio armato" di una possibile resurrezione.

Per adesso possiamo prendere atto che le intenzioni, almeno formali, sono buone: «Farò di tutto perchè la strategia dello sviluppo sostenibile diventi la strategia della crescita dell'Italia. E questo nel segno della continuità con il lavoro fatto». Lo ha detto all'Ansa il neo-ministro dell'Ambiente, Corrado Clini.

E poco dopo a fargli eco sono le parole d'ordine del neo-ministro allo Sviluppo e Infrastrutture, Corrado Passera, «sviluppo sostenibile e posti di lavoro».

Di certo al di là delle dichiarazioni di facciata c'è che Clini ha di fronte a se tante questioni  che il ministero dovrebbe e con urgenza affrontare. E certamente, da questo punto di vista, le conosce tutte a memoria visti gli anni trascorsi al ministero (vedi link al suo curriculum). Dal dissesto idrogeologico; alle bonifiche ai Parchi passando dal piano energetico nazionale assente in questo Paese da anni, una gran parte non dell'ambiente, ma dello sviluppo economico del Paese dovrebbe passare dal suo ufficio. Sarà all'altezza? Bisogna vedere che cosa sarà chiesto lui. Se ad esempio il suo compito sarà quello del burocrate, allora non abbiamo dubbi sul fatto che non deluderà le attese.

Il suo profilo sembra quello di un uomo aduso a navigare nelle tempeste delle acque limacciose del ministero dell'ambiente, ma senza mai farsi coinvolgere nelle beghe locali (tanto per dirne una, pensiamo che il  "mercato delle vacche" politico delle presidenze dei parchi già avviato alla 5 Terre ed all'Arcipelago Toscano non troverà una sponda in Clini) e preferendo sempre un profilo internazionale che richiamerà probabilmente l'Italia a mantenere i suoi impegni e le Convenzioni su ambiente, energia, biodiversità, aree protette troppo spesso disattesi..

Se questo superburocrate, come pensiamo, dovrà farsi valere e combattere per le ragioni dell'ambiente, c'è però  solo da sperare in un guizzo finale difficile da parte di chi era appena andato in pensione.

Qualcuno aveva ipotizzato, ed altri temuto, che sarebbe stato meglio che il ministero dell'ambiente fosse dato a un superministro come Passera, mettendo così nelle mani di un'unica persona lo sviluppo economico e l'ambiente, come dovrebbe essere la moderna interpretazione dell'ambientalismo. Ma forse a questa "ovvietà"  non è pronta non solo l'Italia, ma anche un bel pezzo di Europa, senza contare che diversi ministri dell'ambiente degli altri Paesi Ue sono anche titolari della delega per l'energia, cosa che, dopo la vittoria antinucleare nel referendum, sarebbe stata almeno imbarazzante nel caso di Clini. Però è indubbio che, con la stessa razionalità secondo la quale Monti ha affermato che «L'affidamento ad una sola persona del ministero dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e dei Trasporti, salvo successiva designazione di viceministri, corrisponde ad una logica che desidero molto sottolineare dell'azione di governo: mettere al centro le iniziative coordinate per la crescita economica e lo sviluppo», ci si sarebbe potuti rivolgere anche alle tematiche ambientali.

Così non è stato e in questa fase non vogliamo neppure fare il processo a Clini perché sarebbe un processo alle intenzioni. Non resta che vedere che cosa farà e più che lui, che cosa farà l'intero governo, chiamato a salvare il Paese che è vittima di una crisi finanziaria/economica che è anche crisi ambientale ed ecologica, come dimostrano i disastri di queste ultime settimane che hanno scandito la sconcia agonia del non compianto governo Berlusconi.

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