[07/11/2011] News

Fiumi d'acqua e... di parole

Le alluvioni si susseguono lungo lo stivale provocando morti e disastri, accompagnate da fiumi di parole di tecnici, politici, amministratori, giornalisti, cittadini. Molti ribadiscono giustamente che il nostro territorio è stato violato e reso più fragile dal cemento, e che manca in Italia la cultura della prevenzione. Ma purtroppo ci sono anche molte parole pronunciate in libertà, alcune con sfrontatezza come quelle dello stesso premier che ha affermato come nel nostro paese si sia costruito troppo e male. Il concetto è lo stesso ma detto dal "re" dei condoni edilizi è quasi un insulto. Un vero è proprio insulto a sfondo razzista si trova invece nelle dichiarazioni del deputato della Lega Nord Davide Cavallotto che mentre la piena del Po attraversava Torino così ha commentato: «Ora che la pioggia è riuscita nell'impresa in cui aveva fallito il sindaco Piero Fassino, ossia lo sgombero del campo nomadi abusivo sul Lungo Stura Lazio, mi auguro che il comune provvederà all'identificazione di tutti gli irregolari che vivevano in quel campo- ha dichiarato il deputato del Carroccio- Se questo non dovesse accadere, e i nomadi dovessero rioccupare abusivamente quell'area  la responsabilità sarà solo del sindaco. I torinesi vogliono meno salotti radical chic e meno zingari irregolari».

E'davvero  sorprendente che gli italiani, più volte, abbiano dato le redini del paese a persone di tale livello culturale. «Soltanto cinismo e razzismo possono aver ispirato le parole del deputato leghista che invoca l'effetto anti-Rom della pioggia torrenziale che ha seminato morte e distruzione in tutt'Italia» ha replicato Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati Pd.

Sul fronte della cronaca si sta tenendo d'occhio l'ondata di piena del Po che passata da Torino sta scendendo verso l'Adriatico. La giunta regionale del Piemonte ha deliberato oggi la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale per la situazione di maltempo nella regione. «La situazione è al momento stazionaria e non ha comportato particolari problemi soprattutto grazie allo straordinario lavoro del nostro sistema di protezione civile- ha dichiarato il presidente della regione Roberto Cota- Occorre ora valutare con estrema attenzione il fronte delle frane sul quale siamo ovviamente preoccupati. E per questo chiediamo che venga al più presto finanziato il piano per il dissesto idrogeologico, già sottoscritto tra Regione e ministero dell'Ambiente». Vista la situazione economica in cui versa il paese e le priorità del Governo (ha quasi liquidato il ministero dell'Ambiente) purtroppo per i piementosi (e per tutti noi) soldi per piani di prevenzione,  a breve, ce ne saranno pochi. 

Intanto il maltempo non colpisce solo l'Italia e il vecchio continente. In Colombia le alluvioni e smottamenti hanno provocato almeno 37 morti e diverse decine di dispersi. Ad essere colpita la Colombia occidentale ed in particolare il dipartimento di Caldas. 29 vittime sono state accertate nel capoluogo del dipartimento, Manizales, dove una frana si è abbattuta su un gruppo di case, distruggendone diciassette. Dalla notte scorsa gli addetti ai soccorsi stanno scavando tra il fango e le macerie alla ricerca di residenti che potrebbero essere rimasti intrappolati sotto ai detriti.

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