[04/11/2011] News toscana

Coldiretti: le attivitą agricole rendono meno fragile il territorio

Coldiretti Toscana ricordando gli ultimi drammatici eventi alluvionali e franosi che hanno colpito la nostra regione (frane nella zona del Candia e Lavacchio lo scorso anno, nel comune di Massa, l'esondazione del fiume Serchio che ha flagellato il pisano e la lucchesia nel 2009 e l'attuale tragedia della Lunigiana), ha evidenziato come la presenza delle attività agricole sul territorio, ed in zone altrimenti abbandonate, riduce la "fragilità" del terreno e il rischio di frane, smottamenti ed eventi calamitosi.

«Alle imprese della Lunigiana, presidio imprescindibile nel mantenimento di equilibri fragilissimi, come hanno dimostrato questi tragici fatti, la nostra solidarietà ha dichiarato il presidente regionale Tulio Marcelli- Gli resteremo vicino, come abbiamo sempre fatto, perché è grazie alla loro presenza sul territorio, notte e giorno, e grazie alla coscienza e saggezza del mondo agricolo, che catastrofi ben peggiori sono scongiurate».

Coldiretti ricorda che in Toscana ci sono 280 comuni a rischio (pari al 98% del totale) e punta il dito contro la cementificazione selvaggia: «Il progressivo abbandono del territorio e il rapido processo di urbanizzazione spesso incontrollata non è stato accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque- ha aggiunto Marcelli- è necessario intervenire per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza idrogeologica di tutto il territorio».

E' necessario evitare l'abbandono anche delle zone montane e ripristinare la cura del reticolo idraulico minore. A tal proposito lo stesso presidente della Regione Enrico Rossi parlando di risorse da dedicare alla prevenzione, ha fatto riferimento al riorientamento di fondi destinati all'agricoltura in direzione della sistemazione dei boschi e proprio della rete idraulica minore. Questa proposta dovrebbe essere accolta positivamente dal mondo agricolo perché tra l'altro va incontro alle esigenze di rendere multidisciplinare il settore come prevede una linea della nuova Pac (Politica agricola comunitaria). 

 

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