[02/11/2011] News

Le ghiandaie pianificano il futuro?

Biology Letters pubblica lo studio "Eurasian jays (Garrulus glandarius) overcome their current desires to anticipate two distinct future needs and plan for them appropriately" di Lucy G. Cheke e Nicola S. Clayton, del Department of Experimental Psychology dell'università britannica di Cambridge che partendo dall'abitudine della ghiandaia occidentale macchiata (Aphelocoma californica) di immagazzinare il cibo quando è sazia, ha dimostrato che «Un altro corvide, la ghiandaia euroasiatica (Garrulus glandarius), è in grado di distinguere tra due desideri distinti e di pianificare il futuro in modo, nonostante un motivato conflitto in corso. Sosteniamo che questi dati affrontano le critiche ad un lavoro precedente e suggeriscono il odo in cui i processi di apprendimento associativo e la cognizione orientata al futuro possono combinarsi per permettere comportamenti in prospettiva».

Gli esperimenti con ghiandaie hanno dimostrato che gli uccelli immagazzinano cibo di cui avranno bisogno in futuro "pianificandolo" con i loro bisogni imminenti.

Lo tudio ha rivelato che gli uccelli stoccherebbero di più i cibi che sanno che non saranno a loro disposizione in futuro. Le ghiandaie non sono i primi uccelli a dimostrare di poter avere la capacità di quello che è conosciuto come "viaggio mentale nel tempo". Ma i precedenti studi avevano dato risultati controversi.

Per scoprire se le ghiandaie pensano al futuro, gli scienziati britannici hanno sfruttato la loro abitudine di nascondere il cibo per consumarlo dopo.
In studi precedenti sulle ghiandaie californiane Clayton aveva dimostrato che quando agli uccelli veniva offerto così tanto cibo di un solo tipo da star male, loro continuavano ad immagazzinarlo. Da questo il team di ricercatori britannici ha presunto che gli uccelli sapevano che avrebbero voluto quel cibo in futuro.

«La difficoltà però, è che non sappiamo ciò che loro sanno, sappiamo solo quello che stanno facendo - ha la Cheke a Bbc News Nature - Le ghiandaie occidentali macchiate potrebbero semplicemente aver elaborato quali cibi si conservano bene e quali no».

Con il nuovo esperimento i ricercatori hanno voluto eliminare la possibilità che gli uccelli stiano utilizzando questa semplice regola. Hanno messo quattro ghiandaie adulte alla prova con un insieme di test durati quattro giorni. Il primo giorno, alle ghiandaie sono state presentate due caselle di colore diverso in cui nascondere il cibo che potevano raccogliere da un mucchio misto di noccioline e uvetta. Il secondo giorno gli scienziati hanno nutrito gli uccelli solo con uva passa, poi hanno offerto loro solo una delle scatole. Il terzo giorno, gli uccelli hanno ricevuto un mucchio di noccioline prima che gli fosse presentata l'altra scatola.

«Il giorno dopo, sono è arrivato un nuovo nascondiglio - spiega la Cheke - e poco prima di nasconderle sono state nutrite con una grande mucchio di arachidi». Così quando è arrivato il nascondiglio erano stufe di arachidi. Ma invece di ignorare le arachidi e prendere l'uvetta, gli uccelli sembravano pianificare in anticipo. Hanno conservato l'uvetta nel cassetto che è stato offerto loro dopo e le arachidi in quello che è stato loro offerto dopo che si erano nutrite di uvetta.

«Immaginate un bambino sta preparando il pranzo in due scatole: una per questo pomeriggio e una per domani - spiega la Cheke - Se questo pomeriggio, sanno che arriveranno a mangiare pieni di torta prima di cena, confezioneranno panini nella scatola del pranzo».

Il team di Cambridge sta scoprendo le notevoli intuizioni che caratterizzano la nota intelligenza dei corvidi, ma la Cheke sta attualmente indagando sulle abilità sociali delle ghiandaie eurasiatica, per scoprire se sono in grado di capire come si sentono gli altri uccelli.

Altri esempi di pianificazione sono noti in tutto il mondo: alcune specie di uccelli della Costa Rica seguono gli esercioti delle formiche attraverso la foresta, predando così facilmente gli insetti volanti che fuggono al loro passaggio. La ricercatrice Corina Logan ha scoperto che gli uccelli tengono sotto controllo i "bivacchi" delle formiche legionarie da nidi temporanei che costruiscono alla fine del raid.

In un articolo su Behavioural Ecology la Logan e i suoi colleghi dicono che gli uccelli abbandonano i loro nidi non appena le formiche partono per un nuovo raid, questo potrebbe far presumere una pianificazione degli spostamenti: «Gli uccelli stavano controllando bivacchi quando non avevano fame, un comportamento che non aveva senso fino al mattino successivo. Studiare gli animali allo stato selvatico come questi aiuta i ricercatori a dare un senso alle loro capacità cognitive nel contesto del loro ambiente sociale ed ecologico».

Cose che riguardano molto da vicino gli uomini e lo sviluppo della nostra intelligenze e la capacità di pensare il futuro che troppo spesso perdiamo nella jungla della modernità.

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