[02/11/2011] News

I “liquidatori” di Chernobyl assaltano il parlamento ucraino

Partita la costruzione della discarica nucleare

I "liquidatori" non sono ormai più considerati eroi, ma solo un peso per le esauste casse di Kiev e la loro rabbia è esplosa dopo che è stata presentata in Parlamento una proposta per ridurre i loro "privilegi" e le loro pensioni. Insieme ai "liquidatori" sembra ci fossero anche numerosi reduci della guerra sovietica in Afghanistan che rientrerebbero nel pacchetto di tagli previsto dal governo. All'interno il Parlamento era già paralizzato dai membri del Blocco dell'ex premier Yulia Tymoshenko, recentemente condannata per corruzione, che hanno impedito l'ingresso ai parlamentari con un presidio nella sala riunione plenaria e appeso striscioni con la scritta  "Freedom to Yulia!".

Almeno 1.000 manifestanti (ma il sito ucraino kyivpost dice 2.000) hanno cercato di raggiungere il Parlamento, bloccato dalla polizia, ma diversi di loro sono riusciti a sfondare il perimetro di sicurezza e diversi scontri tra "liquidatori" e forze dell'ordine sono avvenuti nel centro di Kiev. I manifestanti gridavano "Vergogna" e chiedevano che i parlamentari li incontrassero, accusandoli di aver dimenticato il loro sacrificio dopo il disastro nucleare del 1986 che è costato la vita e la malattia a molti di loro.

La manifestazione, senza bandiere di partito, degli anziani "liquidatori" e è stata fronteggiata addirittura dalla Berkut, la task force speciale della polizia ucraina, che non è riuscita comunque ad impedire l'abbattimento della cancellata del Parlamento, anche se ha blindato tutte le porte dell'edificio. La tensione era salita fin dalla prima mattina, quando gruppi di "liquidatori" provenienti da tutta l'Ucraina, compresa la repubblica autonoma russofona della Crimea, hanno cominciato a picchettare il centro di Kiev.

L'ingratitudine verso i "liquidatori" di Chernobyl sembra più che evidente, anche perché la catastrofe che hanno sepolto a rischio delle loro vite continua. Il 5 ottobre l'Ucraina ha avviato la costruzione di un deposito per le scorie radioattive non lontano dalla centrale. Il sito dovrebbe essere pronto per metà 2013 e potrebbe contenere fino a 400.000 "oggetti radioattivi", ma un il progetto di discarica permetterebbe di aumentare la sua capacità.

Vladimir Kholocha, presidente dell'Agenzia ucraina per la gestione della zona di esclusione intorno alla centrale di Chernobyl, ha spiegato che «La legislazione ucraina vieta lo stoccaggio di rifiuti radioattivi stranieri sul suolo ucraino. La discarica accoglierà quindi le scorie stoccate attualmente un po' dappertutto in Ucraina, soprattutto vicino alle grandi città di Odessa, Kiev,  Donetsk e Dnepropetrovsk. Questo sito permetterà di riunire tutte le fonti di irradiamento ionizzante ucraine in un solo luogo in 10 - 12 anni e di rendere il nostro ambiente più sicuro».

I lavori della mega-discarica nucleare ucraina sono finanziati dal governo britannico e dell'Unione europea nel quadro della "partnership mondiale per la non proliferazione delle armi di distruzione di massa e dei materiali connessi" del G8. Il costo del progetto raggiunge i  15,5 milioni di dollari.

Forse fra tanto denaro necessario a seppellire un dramma nucleare che ha terrorizzato il mondo e l'Europa si potrebbe pensare anche al triste presente dei "liquidatori", gli eroi che permisero che quella catastrofe non costasse ancora di più, in euro e salute, all'Europa intera.

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