[02/11/2011] News

Xenon a Fukushima Daiichi: possibile fissione nucleare?

30 anni per mettere in sicurezza la centrale

Koji Okamoto,della University of Tokyo Graduate School, un esperto di energia nucleare, ha detto che la presenza di xenon nel reattore n. 2 di Fukushima Daiiochi «Lascia aperta la possibilità che fissioni localizzate e temporanee potrebbero ancora verificarsi». Secondo Okamoto i materiali del combustibile nucleare fuso che potrebbero subire la fissione sono probabilmente dispersi, ma è improbabile che reagiscano. Ma aggiunge che «I neutroni da materiali radioattivi potrebbero reagire con il combustibile di uranio e altre sostanze».

La Tepco ha ammesso oggi che il reattore 2 di Fukushima recentemente potrebbe aver raggiunto livelli critici e che le ultime scoperte «Suggeriscono che lo stato di criticità può essere continuato temporaneamente».

La Tepco ha rivelato che l'1 novembre xenon-133 e xenon-135 sono stati rilevati nel gas del containment vessel del reattore e che «Entrambi i materiali sono prodotti durante la fissione nucleare e hanno rispettivamente un'emivita breve di 5 giorni e 9 ore». I livelli di xenon-133 registrati sono 14 parti per milione di becquerel per centimetro cubo, e per lo  xenon-135 12 parti per milione. Dopo aver trovato il xenon, La Tepco ha iniettato una soluzione di acido borico nel reattore 2 per impedire la fissione nucleare e ha detto che «La temperatura e la pressione nel reattore sono sostanzialmente invariate. Il reattore continua a raffreddarsi e ci aspettiamo di ottenere l'arresto a freddo entro la fine dell'anno, come previsto. Continueremo a monitorare i livelli di xenon nel reattore 2  ed a controllare anche le condizioni nei reattori n.1 e n.3. Discuteremo della questione con la Nuclear and industrial safety agency del governo.

Secondo Okamoto «E' improbabile che si auto sostenga una reazione a catena che crei criticità, a causa delle enormi quantità di acido borico che sono state riversate nel reattore. Questi neutroni devono essere attentamente monitorati per fare in modo che la fissione che non abbia luogo».

Okamoto ha anche criticato il piano del governo e della Tokyo electric power company (Tepco) per arrivare all'arresto a freddo dei reattori di Fukushima Daiichi entro la fine dell'anno: «Se le reazioni di fissione non sono sotto controllo, non ci sarebbe un arresto a freddo. E' necessario che la Tepco individui il combustibile fuso dentro e fuori il reattore per evitare ulteriori reazioni».

Secondo la Tepco i dati sulle radiazioni raccolti oggi accanto al reattore 2 «Sono sostanzialmente invariati rispetto al giorno prima»  A 500 metri a nord-ovest del reattore sono stati registrati 293 micriosieverts all'ora, un  micriosieverts  in più di ieri, quando è stato lanciato l'allarme "fissione".

Intanto il governo annuncia che ci vorranno 30 anni per mettere in sicurezza l'area di Fukushima Daiichi e  la Nuclear safety commission (Nsc) del Giappone ha deciso di ampliare le aree che dovrebbero prendere estese misure di sicurezza in caso di incidente nucleare e le estende ad un raggio di circa 30 chilometri intorno centrali nucleari. Attualmente sono limitate ad un raggio di 8-10 chilometri. Vengono istituite anche "zone di precauzione di circa 5 km intorno alle centrali nucleari, dove i residenti devono evacuare immediatamente in caso di incidente nucleare. Il piano riflette gli orientamenti definiti dall' International atomic energy agency (Iaea), ma il gruppo di lavoro della Nsc ha detto che il governo dovrebbe intraprendere misure anti-radiazioni e contro le esposizione per i residenti entro un 50 km di raggio, il che triplicherebbe il numero di municipalità giapponesi interessate alla prevenzione anti-nucleare.

Sempre oggi, il ministero della scienza ha detto che l'alto livello di radiazioni rilevato in un quartiere residenziale di Tokyo è causato molto probabilmente da radio 226. Ieri i tecnici del ministero hanno prelevato il terreno sotto un parcheggio di un supermercato e un marciapiede vicino a Setagaya e hanno «Rilevato sostanze affini al radio 226 ad una profondità di circa 30 centimetri. Il mese scorso i 2 hotspot hanno registrato valori di radioattività elevati, fino a 170 microsieverts per ora. I radio è un prodotto del decadimento dell'uranio  si trova nel  basalto e nel granito. In passato è stato utilizzato nel trattamento dei tumori e come ingrediente di una vernice luminosa utilizzata sul quadrante degli orologi».

Il ministero ha rivelato che nello stesso sito è stato trovato un contenitore con sostanze chimiche a circa 40 centimetri sotto la superficie e che sono state rilevate radiazione di 40 microsieverts all'ora nelle vicinanze. Si sta indagando sul legame tra radiazioni e contenitore, radio 226 era stato trovato in un altro punto dello stesso quartiere, ma il ministero è sicuro che le radiazioni non abbiano niente a che fare con il disastro di Fukushima Daiichi.

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