[27/10/2011] News toscana

Scorie nucleari vicino al Padule di Fucecchio? La provincia di Firenze ribadisce il suo no

Le voci in merito alla possibile ubicazione di un deposito di scorie nucleari nei pressi del Padule di Fucecchio, sono ormai di quasi un anno fa quando il sito era comparso nella mappa preliminare di Sogin (gruppo che si occupa del problema dei rifiuti nucleari prodotti dalla dismissione delle centrali nucleari italiane e dall'uso di sostanze radioattive in sanità), che indicava in via preliminare circa cinquanta luoghi potenzialmente idonei ad accogliere un deposito di residui nucleari. La questione è ora tornata di attualità per l'interessamento della stampa locale e la provincia ha ribadito il suo secco no a questa localizzazione eventuale. «Rigettiamo totalmente la possibilità che una delle zone umide più importanti d'Europa, dall'enorme valore ambientale e paesaggistico, possa essere utilizzata a questo scopo - ha dichiarato l'assessore ai Parchi e alle Aree protette della provincia di Firenze, Marco Gamannossi- Anzi sono sorpreso che possa essere stata considerata anche solo l'ipotesi. La provincia di Firenze riconosce il Padule di Fucecchio come un patrimonio inestimabile del territorio. La priorità è quella di tutelare e valorizzare quest'area protetta e di trasmettere i suoi valori alle generazioni future, attività che portiamo avanti già adesso attraverso il Piano Pluriennale di Sviluppo delle Aree protette e il Piano territoriale di coordinamento».

L'Assessore provinciale all'Ambiente, Renzo Crescioli (Nella foto) aggiunge un altro elemento e poi estende "il pensiero" dell'amministrazione a tutto il territorio di sua competenza. «La provincia di Firenze non ha mai ricevuto una comunicazione ufficiale in merito come avevo già reso noto anche un anno fa in Consiglio provinciale. Sono state avviate ulteriori verifiche anche con Arpat ma al momento non ci sono novità. Confermo comunque la contrarietà dell'ente provinciale a qualsiasi possibilità di localizzazione di un deposito di scorie nucleari sul territorio provinciale» ha concluso Crescioli.

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