[25/10/2011] News

Le potenzialitą delle agroenergie secondo l'Enea

Il ruolo strategico che l'agricoltura può svolgere per contribuire al mix energetico del Paese è stato al centro del workshop "De re rustica: Energia, Innovazione e Governance", organizzato dall'Enea a cui hanno partecipato il Mipaaf,  Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Confcooperative, Legacooperative, Copagri, e le Università di Palermo e Parma. Nel corso dei lavori sono state messe in luce le potenzialità energetiche ed ambientali che la valorizzazione delle nuove tecnologie in agricoltura è in grado di determinare per il nostro Paese, e una particolare attenzione è stata posta alla necessità di una legislazione che sia funzionale alle specificità dello sviluppo economico sostenibile del settore Agricoltura. Il Piano d'azione nazionale per l'energia rinnovabile del 2010 prevede una percentuale del 45% di tutta l'energia rinnovabile prodotta entro il 2020 in termini di energia elettrica, termica e biocarburanti, proveniente dalle filiere della biomassa del sistema agricolo.

L'Enea, è responsabile del Piano d'azione Efficienza energetica, ed è impegnata nella definizione di un "Pacchetto Certificati Bianchi" per le filiere dell'Efficienza energetica e per le agro-energie. In questo quadro l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile in collaborazione con le associazioni di categoria, ha prima evidenziato come il sistema agro-alimentare richieda un consumo di energia pari a circa 20 Mtep, di cui 16,3 Mtep dalle imprese agricole e 3,1 Mtep dall'industria alimentare. Successivamente in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ha individuato una serie di interventi di efficienza energetica e di produzione di energia da rinnovabili nelle filiere agricole finalizzati alla riduzione della spesa energetica e degli impatti ambientali.

Il ruolo dell'Enea è stato ribadito dal Commissario Giovanni Lelli «Il pericolo di una deriva energetica dell'impresa agricola richiede  l'esigenza di ottimizzare la Governance esistente per la migliore valorizzazione del settore, per vigilare su un uso coerente degli incentivi governativi alle rinnovabili, per evitare un'occupazione spesso incontrollata del suolo agricolo e un aumento eccessivo delle produzioni no-food, che minano fortemente lo sviluppo sostenibile del sistema agricolo e rurale del nostro Paese. L'Enea può mettere a disposizione le sue competenze tecnico-scientifiche nei campi dell'energia da biomassa e da fotovoltaico, dell'efficienza energetica e dell'innovazione  per sostenere lo sviluppo di una green economy dell'Agricoltura» ha concluso Lelli.

Gli interventi individuati per il sistema agricolo che tra l'altro consentono di  integrare il reddito economico delle aziende e allo stesso tempo favoriscono l'occupazione e la nascita di nuove professioni, i cosiddetti "green jobs",  riguardano l'ottimizzazione energetica ed ambientale dei sistemi serra e delle produzioni biologiche, la riduzione degli sprechi alimentari, l'applicazione delle coperture vegetali agli edifici e la produzione di energia da biomassa. 

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