[24/10/2011] News

Caccia, la Commissione Ue alle Regioni italiane: «Parere Ispra vincolante»

Lipu: «Denunceremo le deroghe a Bruxelles»

La Commissione europea, con una lettera trasmessa nei giorni scorsi all'Italia che ha chiarito e confermato la posizione espressa a luglio sull'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e fa piazza pulita dei dubbi e delle proteste e pretese di diverse regioni, parlamentari e associazioni venatorie italiana: «Per Bruxelles - spiega Lipu-BidLife Italia - i pareri dell'Ispra in materia di caccia vanno considerati vincolanti, anche per evitare nuove condanne della Corte di giustizia. Le Regioni si adeguino subito».

Ci sarà rimasta molto male Federcaccia che aveva chiesto all'Ue di chiarire il senso di quella posizione, visto che dalla Commissione europea arriva pieno sostegno all'Ispra e la riaffermazione del carattere «Sostanzialmente vincolante dei suoi pareri rispetto alla corretta applicazione del diritto comunitario».

Infatti, nella lettera inviata all'Italia la Commissione che «La legge nazionale italiana affida a Ispra il compito di fornire, in qualità di organo nazionale scientifico e tecnico, le necessarie valutazioni scientifiche e i pareri a tutte le amministrazioni nazionali, regionali e provinciali su una serie di aspetti che riguardano l'attuazione della Direttiva Uccelli. Dal nostro punto di vista questo ruolo di Ispra è fondamentale al fine di assicurare, in tutto il territorio italiano, un'attuazione coerente, unitaria e fondata sui solide basi scientifiche della Direttiva Uccelli».L'Ue esprime anche «Apprezzamento per le capacità e l'autorevolezza dell'Istituto, dei cui pareri sia la Commissione europea che la Corte di Giustizia dell'Unione europea hanno finora riconosciuto la validità scientifica e la coerenza con i principi di conservazione della Direttiva Uccelli» e ricorda l'importanza dell'Istituto del ministero dell'ambiente per quanto riguarda le deroghe alla caccia, un o dei motivi del contendere sollevati da cacciatori e regioni, sottolineando  che tutte le condanne subite dall'Italia ion materia di caccia siano diovute soprattutto al fatto che i pareri dell'Ispra  sono  stati «Sistematicamente ignorati dalle autorità regionali. Riteniamo quindi che, per le Regioni italiane seguire i pareri Ispra sia un ottimo modo per evitare possibili problemi nell'applicazione della Direttiva Uccelli».

Della lettera della Commissione europea è molto soddisfatto il presidente di Lipu-BirdLife Italia,  Fulvio Mamone, «Quello che giunge all'Italia da Bruxelles è un monito chiaro, a fronte di una situazione che, in materia di caccia, si aggrava di giorno in giorno. Sui calendari venatori, molte regioni stanno disattendendo la Guida trasmessa dall'Ispra con le dettagliate indicazioni su come prevedere la stagione venatoria nel rispetto dei vincoli comunitari.  Attualmente, per fare un esempio molte specie di uccelli sono cacciate in periodo rigorosamente vietato dal diritto comunitario, nonostante gli avvisi dell'Ispra. Per non parlare del reiterato abuso della caccia in deroga in regioni come la Lombardia, il Veneto o la Liguria. Un quadro disastroso di cui nei prossimi giorni porteremo i dettagli a Bruxelles, chiedendo l'intervento ormai improcrastinabile delle autorità comunitarie sulle regioni ma anche sul governo e i ministeri italiani»

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