[24/10/2011] News

Il global warming è anomalo: 20.000 anni senza nessun riscaldamento simultaneo degli emisferi Nord e Sud

"Climate Research", la rivista dell'Inter-Research Science Center (Ir), un centro di ricerca internazionale indipenedente sui grandi impatti globali, ha pubblicato la ricerca "Current global warming appears anomalous in relation to the climate of the last 20000 years" con la quale Svante Björck (nella foto), della divisione geologia del Dipartimento di scienze della terra e degli ecosistemi, dell'università svedese di Lund, da un altro bel colpo agli eco-scettici ed ai negazionisti del cambiamento climatico.

Björck scrive che «Per distinguere tra i forcing naturali e antropogenici, il global warming in corso presumibilmente deve essere messo in una lunga prospettiva geologica. Da quando è terminato l'ultimo periodi di sviluppo climatico di 20.000, compreso il periodo climaticamente drammatico della fine dell'ultima glaciazione, la Last Termination, sembra che gli ultimi secoli di temperature in aumento a livello globale debbano essere considerati come un'anomalia. Inoltre, gli eventi climatici spesso sincroni non si sono espressi in modo coerente a livello mondiale, ma piuttosto sono l'espressione della complessità del sistema climatico. A causa della scarsa precisione spesso nella datazione dei vecchi proxy records, tale dichiarazione ovviamente incontrerà una certa opposizione.

Tuttavia, fino a che non avremo nessun caso globalmente consistente di eventi climatici prima dell'odierno global warming questo è stato ben documentato e, considerando che i trend climatici degli ultimi millenni avutisi in diverse parti del mondo, nel secolo scorso e dintorni, hanno cambiato direzione verso un trend al riscaldamento globale,dobbiamo considerare i cambiamenti in corso come anomalie, innescate in generale da alterazioni antropogeniche forzate del ciclo del carbonio nell'ambiente globale».

Lo studio a una bella botta all'argomento comunemente usato contro l'esistenza del global warming: il clima è sempre cambiato e che le temperature a volte aumentano ed è perfettamente naturale e normale.

Ma Björck dimostra che il global warming attuale avviene simultaneamente in entrambi gli emisferi del pianeta, Nord e Sud, diversamente che nel passato remoto di 20 000 anni fa, l'unico periodo che è possibile analizzare con sufficiente precisione per confrontarlo con la nostra situazione.

Lo studio si spinge 14.000 anni indietro nel tempo rispetto a ricerche precedenti e Björck sottolinea: «Quello che sta accadendo oggi è unico in una prospettiva storica geologica».

Il ricercatore svedese ha spulciato gli archivi climatici globali ed un gran numero di ricerche pubblicate ed ha cercato le prove che uno degli eventi climatici che si sono verificati dopo la fine dell'ultima era glaciale, 20.000 anni fa, avrebbe potuto produrre simultaneamente effetti simili in entrambi gli emisferi del nostro pianeta. Non ha trovato nulla di tutto questo, ma invece ha scoperto che quando la temperatura aumentava in un emisfero scendeva o restava invariata nell'altro.

«Il mio studio dimostra che, a parte gli sviluppi su più ampia scala, come ad esempio il cambiamento generale in periodi caldi e periodi di glaciazione, il cambiamento climatico ha già prodotto solo effetti simili a livello locale o regionale- spiega Björck - Se come esempio, prendiamo l'ultimo chiaro cambiamento climatico, che si è avuto tra il 1600 e il 1900 e che molti conoscono come la Piccola Era Glaciale, l'Europa ha conosciuto alcuni dei suoi secoli più freddi. Mentre il freddo estremo ha avuto conseguenze gravi per l'agricoltura e lo stato dell'economia e dei trasporti nel Nord, non vi è alcuna evidenza di corrispondenti variazioni di temperatura simultanee e di effetti nel Sud del mondo.

Gli archivi climatici, sotto forma di carote prelevate dai sedimenti marini e lacustri e del ghiaccio dei ghiacciai, servono da banca dati su come temperatura, precipitazioni e concentrazione di gas atmosferici e particelle abbiano anno subito variazioni nel corso della storia, e sono pieni di esempi simili. Invece è durante i periodi climatici "più calmi", quando il sistema climatico è influenzato da processi esterni, che i ricercatori possono vedere che i segnali del clima negli archivi mostrano trend simili in entrambi gli emisferi nord e sud. Questo potrebbe avvenire, ad esempio, con la caduta di un meteorite, quando un asteroide colpisce la terra, o dopo una violenta eruzione vulcanica, quando la cenere si è diffusa in tutto il mondo. In questi casi possiamo vedere gli effetti simili in tutto il mondo contemporaneamente».

Björck vede anche oggi l'evento estremo che sta cambiando molto rapidamente il clima globale: la rapida immissione di gas serra di origine antropica in atmosfera che è accompagnata dal global warming e sottolinea che «Finché non troviamo nessuna prova che i cambiamenti climatici precedenti abbiano portato a simili effetti simultanei a livello globale, dobbiamo vedere l'odierno global warming come un'eccezione causata dall'influenza umana sul ciclo del carbonio del pianeta. Questo è un buon esempio di come la conoscenza geologica possa essere utilizzata per capire il nostro mondo Offre prospettive su come la terra funzioni senza la nostra influenza diretta, e quindi come e in che misura l'attività umana influisce sul sistema».

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