[19/10/2011] News

La straordinaria caccia flessibile in team dei Goatfish

Etology pubblica il sorprendente studio "On group living and collaborative hunting in the Yellow saddle goatfish (Parupeneus cyclostomus) " di tre ricercatori (Carine Strübin, Marc Steinegger e Redouan Bshary) dell'Università svizzera di Neuchatel, che dimostra l'esistenza di tecniche di caccia in gruppo anche tra una specie di pesci della barriera corallina: le triglie a coda gialla o yellow saddle goatfish.

I ricercatori sottolineano su Etology che «La caccia intraspecifica di gruppo ha ricevuto una notevole attenzione da parte dei ricercatori, interessati ad un comportamento cooperativo e alla cognizione animale. Le differenze tra le specie nella complessità della caccia rispetto alla comunicazione, il coordinamento e la condivisione di cibo sono stati generalmente interpretati come un riflesso delle differenze nelle capacità cognitive. Qui descriviamo per la prima volta la caccia collaborativo in cui gli individui svolgono ruoli differenti in una specie di pesci, il yellow saddle goatfish (Parupeneus cyclostomus) . Gli adulti nella nostra area di studio possono vivere sia solitari o in gruppi relativamente stabili formati più probabilmente da individui estranei di dimensioni simili».

«Lo stile di vita solitaria è associata alla ricerca di prede nascoste, immobili in aree sabbiose, la vita di gruppo è associata alla caccia in collaborazione di prede mobili nei coralli. Ogni membro di un gruppo può avviare una caccia con una rapida accelerazione. I partner non seguono semplicemente l'attaccante, ma deviano attorno formazione corallina per bloccare le vie di fuga della preda. Preda che scappata in un crepaccio corallo era solitamente circondata a distanza da un massimo concentramento inter-individuale e ricercata inserendo i barbi nelle fessure. Dato che gli areali sono in gran parte sovrapposti tra i tipi di attacco esistenti, proponiamo che la caccia a prede mobili in un ambiente con una struttura complessa abbia selezionato la caccia in collaborazione e quindi l'evoluzione del gruppo dei yellow saddle goatfish che ci vivono».

I Parupeneus cyclostomus sono pesci tropicali che vivono nell'Indo-Pacifico, hanno lunghi barbi come quelli delle n ostre triglie che utilizzano per rilevare i movimenti della prede negli anfratti delle barriere coralline.

Insomma, quando un individuo di triglia dalla coda gialla insegue la sua preda intorno ad una formazione corallina, gli altri si dividono per bloccare le vie di fuga. Questo insolito comportamento coordinato è stato osservato nel Mar Rosso, al largo delle coste dell'Egitto, e mette questi pesci nel gruppo dell''elite delle specie conosciute che cacciano in modo collaborativo.

Gli scienziati dell'Università di Neuchatel, stavano studiando questi pesce per saperne di più sulla loro struttura sociale e si sono imbattuti in quella che Bshary definisce «La prova crescente che i pesci possono mostrare comportamenti sorprendenti. Il punto di partenza del nostro studio è stata l'osservazione di come coordinavano le loro azioni».

I pesci sono noti per vivere in gruppi che si basano sulle loro dimensioni, piuttosto che per le relazioni familiari, i ricercatori svizzeri pensano che questa strategia potrebbe migliorare il coordinamento dei pesci, rendendoli veloci e meglio sincronizzato. Osservando questi "triglioni" Bshary e il suo team hanno notato che trascorrevano la maggior parte del tempo ad inseguire le loro prede e soprattutto che ogni pesce sembrava adottare un ruolo specifico nel corso della caccia: quando un singolo goatfish inseguiva la sua preda, il resto del gruppo lavorava insieme, come una squadra per garantirne il successo, bloccando ogni via di uscita della preda per permettere al "cacciatore" di prenderla.

Un comportamento simile si era osservato fino ad oggi solo in pochissime specie, soprattutto mammiferi come scimpanzé, orche, leoni e delfini, ma anche in alcuni uccelli. Raramente si sono osservate specie di pesci "lavorare insieme" e in alcune specie ogni individuo svolge lo stesso ruolo durante ogni caccia,invece gli incredibili goatfish hanno anche un approccio flessibile: «Ogni individuo può essere un cacciatore o un bloccante», spiega Bshary

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