[18/10/2011] News toscana

Bramerini ha presentato in Consiglio la proposta di riforma degli Ato acque e rifiuti

L'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini (Nella foto) ha presentato in Consiglio i punti cardine della futura legge (è la proposta della giunta) in materia di servizio idrico integrato e di gestione dei rifiuti, per la riattribuzione delle funzioni attualmente svolte dagli Ato (Ambiti territoriali ottimali). E' stata ribadita la scelta già fatta dalla Giunta di procedere ad un unico Ato regionale per il servizio idrico integrato e di confermare i 3 Ato per la gestione integrata dei rifiuti urbani.

Su questo ultimo punto Bramerini ha risposto ad un ordine del giorno presentato dal Pdl che chiede un unico Ato anche in materia di rifiuti: «non lo escludo, ma non sarà possibile fino a quando i tre Ato non avranno raggiunto l'autosufficienza che attualmente manca a quello della Toscana centrale».

Per il servizio idrico integrato l'obiettivo è quello dell'unico Ato con un solo gestore «la questione è quella di definire un ambito di competenza chiaro della Regione e in questo senso sarà utile anche la costituzione, a livello centrale, dell'Agenzia per il controllo di servizio idrico integrato che dovrebbe vedere la luce entro la fine dell'anno, con funzioni in materia di tariffe e sui piani di ambito e con poteri sostitutivi, di sanzionamento, e di revoca della concessione dell'affidamento del servizio».

La futura norma metterà mano anche al sistema dei controlli per i quali l'assessore ha ribadito la necessità della terzietà oggi «compromessa da un estremo intreccio e non chiarezza di ruoli» (i comuni fanno parte sia degli attuali Ato sia del soggetto gestore ricoprendo il ruolo di controllori e controllati).

Bramerini ha poi annunciato la costituzione di un tavolo per aprire un confronto anche con le forze politiche e sociali. Per quanto concerne l'impianto costituzionale ed operativo è stato riferito che le Autorità saranno dotate di autonomia (anche amministrativa e contabile) e avranno tra gli organi l'assemblea dei sindaci (con funzioni di indirizzo e programmazione e senza che sia prevista alcuna indennità), un direttore generale, il consiglio direttivo e il collegio dei revisori.

Per quanto riguarda il servizio idrico integrato, sei conferenze dei sindaci affiancheranno l'Autorità nella gestione delle convezioni in essere (con riferimento ai sei precedenti ambiti territoriali ottimali). Un "comitato consultivo" per la qualità dei servizi sarà istituito presso la Giunta regionale e quest'ultima si riserverà comunque un ruolo potenziato rispetto alla programmazione e realizzazione di progetti di interesse regionale con opportuni Piani di settore.

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