[18/10/2011] News

"Occupy Wall Street" piace al 60% degli americani

Gli impresentabili repubblicani ultraconservatori ed iperliberisti se si votasse ora probabilmente vincerebbero le elezioni e si sbarazzerebbero dell'odiato Barack Obama accusato di essere la reincarnazione nera e socialista di Franklin Delano Roosevelt solo per aver proposto una timida riforma dell'assistenza sanitaria, un piano per dare lavoro ai disoccupati e per aver chiesto che l'ambiente venga difeso dagli inquinatori più ingordi, ma gli stessi elettori che accusano Obama di statalismo simpatizzano con le richieste più che progressiste del movimento "Occupy Wall Street".

E' evidente che la confusione è grande sotto il cielo a stelle e strisce e che anche nella pancia della profonda America conservatrice qualcosa si muove, almeno a leggere i risultati di un sondaggio pubblicato oggi e realizzato nell'ultimo weekend da USA Today e dalla autorevolissima Gallup su un campione di 1.026 cittadini Usa: «Il 60% degli americani sostiene il movimento "Occupy Wall Street"», che denuncia  il potere eccessivo delle istituzioni finanziarie tanto care ai repubblicani, e il 78% pensa che gli amministratori delle grandi banche e della finanza siano totalmente o in gran parte responsabili dell'attuale situazione economica. Però, ben l'87% pensa che anche il governo federale abbia commesso degli errori.

E' evidente che più che il Tea Party conta la chiara percezione dell'ingiustizia e dello strapotere di banchieri ed uomini di affari salvati con i soldi pubblici e che continuano a spartirsi stipendi da nababbi mentre la classe media americana si impoverisce.

Ed è un mistero come questo si possa mutare in un aumento di consensi per i repubblicani che non vogliono nemmeno sentir parlare di aumentare le tasse a questi super-ricchi e di una crescita del sostegno ad un movimento dichiaratamente di sinistra e che chiede che siano proprio  quelli che si sono arricchiti a pagare il costo della crisi che hanno creato con le loro speculazioni.

Ma forse è da questa misteriosa contraddizione che Barack Obama dovrebbe ripartire per tentare una riscossa e non lasciare il più importante Paese del mondo nelle mani di nostalgici dei Chicago Boys e della guerra fredda. Magari con un po' più di coraggio e non avendo paura di sembrare "socialista": Franklin Delano Roosevelt, quello vero, vinse proprio così. E forse il New Deal della grande crisi degli anni 2000 potrebbe nascere nelle tende di "Occupy Wall Street".

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