[18/10/2011] News

La perequazione per mascherare nuovi tagli al fotovoltaico?

La perequazione è il nuovo fantasma che agita i sonni dei produttori di energia rinnovabile, in particolare di quella fotovoltaica. Nella bozza del decreto sviluppo all'esame del ministro Romani - che stamani ha detto che ''il condono per gli impianti delle rinnovabili non esiste'' e speriamo sia vero - si inserisce infatti questo concetto che introdurrebbe nell'erogazione degli incentivi, una discriminante in base all'efficienza dell'impianto. Questo significherebbe maggiori incentivi per il fotovoltaico installato al nord, e minori aiuti per i pannelli del meridione, che godono di un maggior rendimento derivato dalla maggiore esposizione solare. Come evidenzia il Sole 24 ore la paura degli imprenditori è che questo significhi in realtà lasciare la stessa quota di incentivi al nord e diminuire quelli per il sud, di fatto dando vita a un ulteriore taglio, questa volta però mascherato.

Dubbio e paura più che legittime, ma la preoccupazione ancora maggiore è piuttosto l'ulteriore incertezza che pare essere diventata fisiologica: si continua a cambiare le regole rendendo estremamente difficile programmare investimenti, oltretutto  in una fase di stretta del credito da parte delle banche. Va ricordato infatti  che questo provvedimento è soltanto uno dei provvedimenti tanto attesi per dare attuazione alle nuove regole del settore, costretto a navigare a vista in un mare di incertezze.

Non è un caso l'iniziativa promossa in questo senso dal Kyoto club: il ritardometro è una tabella (vedi link a fondo pagina) che mostra il ritardo che si sta accumulando nella pubblicazione dei provvedimenti attuativi del decreto legislativo del 3 marzo 2011, n. 28 "Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili".

Anche perché non mancano solo le regole dettagliate, quello che manca, e non ci stancheremo mai di dirlo, è l'indirizzo generale: dov'è il piano nazionale dell'energia? Dov'è la conferenza nazionale per l'energia promessa per quest'anno non più di un paio di mesi fa dallo stesso ministro Romani? Quale indirizzo vuole dare l'Italia al settore dei flussi di energia?  Domande a cui nessuno sembra voler dare risposta.

http://www.kyotoclub.org/chi-siamo/iniziative/ritardometro

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