[17/10/2011] News

Bracconaggio, allarme Lipu: ĞAbbattuti aquile, falchi, cicogne d aironiğ Un gufo di palude ucciso in Toscana.

Oggi la Lipu-BirdLife lancia l'ennesimo (e preoccupante) Sos bracconaggio: «Non solo si spara a specie superprotette dalla legge, ma anche a quelle rare o rarissime. un'aquila minore e una cicogna nera sono state abbattute negli ultimi due giorni con fucili da caccia, e decine di rapaci e aironi sono stati ricoverati nei centri recupero della Lipu in seguito a ferite da arma da fuoco». 

Un'aquila minore, una specie rara che in questi giorni sta sorvolando in migrazione la Liguria, è stata presa a fucilate a Levanto, mentre una rarissima cicogna nera è stata addirittura uccisa al confine della Riserva naturale Pian di Spagna, tra le province di Como e di Lecco.
La Lipu informa che «L'aquila minore è attualmente in cura presso una struttura privata, e si spera di poterla recuperare. La cicogna nera, recuperata dalla Polizia provinciale di Como, è invece purtroppo deceduta».

Un altro grave episodio viene segnalato nel weekend in Toscana, dove è stato abbattuto un gufo di palude: «Portato da Massa al Centro Lipu "Cruma" di Livorno che ha certificato, con una radiografia, la presenza nell'animale di otto pallini (di cui uno in testa). L'animale è deceduto in seguito alle gravi fratture all'omero e al femore - spiega la Lipu - E' di pochi giorni fa invece la notizia dell'impallinamento di un falco pellegrino, attualmente in cura nel Centro recupero Lipu a Roma».

Numerosi sono stati gli esemplari appartenenti a specie protette arrivati nei centri recupero fauna selvatica della LIPU nelle ultime due settimane. 14 i rapaci ricoverati, quattro dei quali deceduti in seguito alle ferite riportate, nelle strutture Lipu a Roma, Livorno, Palermo e Trento: sei esemplari di poiana (di cui 1 deceduta e 1 irrecuperabile), tre di gheppio (uno deceduto), due di falco pecchiaiolo (attualmente in cura), un lodolaio (deceduto), uno sparviere e un falco pellegrino. Colpiti anche quattro esemplari di airone cenerino, di cui tre deceduti e uno curato e liberato al centro recupero LIPU di Casacalenda (CB), struttura che ha inoltre curato sette cardellini utilizzati come richiami vivi dai bracconieri (uno è deceduto) e provenienti da un sequestro del Corpo forestale dello Stato a Sepino (CB).

Secondo Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-BirdLife Italia, «Si tratta di episodi molto gravi commessi nei confronti di specie particolarmente protette - dichiara- Non ci sono alibi per coloro che hanno abbattuto specie così importanti: la dimensione per esempio di una cicogna in volo non può essere confusa con un'allodola o un tordo. I presidenti delle province, anziché impiegare gli agenti della polizia provinciale negli uffici, li utilizzino per intensificare i controlli da effettuare sul territorio.

Inoltre, Arrivano da alcuni rappresentanti politici dell'estremismo venatorio ridicoli tentativi di fermare l'azione del Corpo Forestale dello Stato e del suo nucleo speciale antibracconaggio. Saremo vigili affinché lo Stato continui a fare con determinazione la propria parte nella lotta a questi fenomeni».

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