[14/10/2011] News toscana

Water front di Portoferraio: il Pdl si schiera con Legambiente contro il porto turistico a San Giovanni

La nota è arrivata come una bomba inaspettata sul tavolo delle redazioni dei giornali: Costanza Vaccaro, capogruppo del Popolo della libertà alla Provincia di Livorno, si schiera apertamente con Legambiente riguardo al porto di San Giovanni, il pezzo più "delicato" e discusso del water front del capoluogo elbano Portoferraio.

«Questa la sottolineatura - scrive la Vaccaro- che ci sentiamo in dovere di fare sull'argomento "fronte mare" a Portoferraio. L'Amministrazione comunale, come è noto sta per portare in adozione la variante al Regolamento Urbanistico per la portualità, che introdurrà finalmente la possibilità di ristrutturare tutto il degrado esistente dalla vecchia zona industriale di Portoferraio fino a San Giovanni. Due i porti previsti: il Porto Cantieri, legittimo a nostro avviso, sviluppo dell'attuale situazione di gestione della cantieristica elbana, e l'approdo di San Giovanni, insediamento molto delicato dal punto di vista della sostenibilità ambientale sia perché va ad inserirsi fra due zone di tutela particolari come quella delle Terme di San Giovanni e l'area archeologica delle Grotte, sia soprattutto perché è universalmente riconosciuta l'irrinunciabile importanza di mantenere più possibilmente inalterato lo stato dei luoghi, caratterizzati da importantissime biodiversità.

I timori, a nostro avviso vertono soprattutto sulla probabile operazione pilotata dal PD locale, che vorrebbe a San Giovanni un porto vero e proprio e non, come universalmente richiesto dalla gente del posto e promesso in campagna elettorale dagli attuali amministratori, un approdo leggero destinato soprattutto a soddisfare le esigenze della diportistica locale e a riqualificare a terra un'area altrimenti degradata. Timori, questi, avvalorati dalla costituzione di una cooperativa, la Marina di San Giovanni, composta non solo da residenti ma da molti soci non elbani, il cui presidente , guarda caso, in pochi mesi da perfetto sconosciuto è diventato segretario del PD di Portoferraio.

A nostro avviso - prosegue Vaccaro - ferme restando le irrinunciabili esigenze di sviluppo legate alla cantieristica ed alla ricettività ad essa connessa, per evitare speculazioni e per conservare lo stato dei luoghi , la propria biodiversità e il diritto alla pratica delle tradizioni marinaresche dei locali (cose fortemente richieste, guarda caso, anche da Legambiente, totalmente contraria all'operazione porto di San Giovanni) non si dovrà dunque parlare di porto turistico, bensì di approdo leggero, capace di ospitare imbarcazioni di non oltre 8 metri, che non vada ad alterare il paesaggio e la vista sulla darsena medicea di cui si può godere da San Giovanni e che sia riservato ai residenti e non a potenziali speculatori».

Legambiente Arcipelago Toscano sottolinea che «La presa di posizione della capogruppo del Pdl in Provincia di Livorno è importante perché viene dopo anni in cui il suo Partito ha approvato tutto quello che veniva proposto sul Water Front a Portoferraio. E' il segno di un ripensamento che speriamo coinvolga anche le altre forze politiche. Speriamo che lo stesso metro di tutela dell'ambiente e del piccolo diporto locale venga usato dal Pdl anche nei Comuni che amministra, come Marciana Marina e Rio Marina, dove sono stati proposti progetti di forte impatto ambientale e che modificano, proprio come a San Giovanni, precedenti previsioni.

La discussione su San Giovanni e dintorni potrebbe essere l'occasione per discutere di come realizzare davvero approdi "verdi" all'Elba e una nautica sostenibile che non danneggi l'ambiente ma sia elemento di salvaguardia e sviluppo. Ma come diciamo da tempo c'è bisogno di un progetto comprensoriale elbano che guardi anche all'assalto alle nostre isole ed al nostro mare che si sta preparando con la costruzione e l'ampliamento di porti in Continente. La presa di posizione della capogruppo provinciale del Pdl fa ben sperare in questo senso».

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