[13/10/2011] News

La roadmap dell’Ue per la stabilità e la crescita

Oggi la Commissione europea ha presentato una roadmap «contenente la risposta complessiva necessaria per ripristinare la fiducia nell'area dell'euro e nell'Unione europea nel suo complesso. La risposta mira a rompere il circolo vizioso dei dubbi sulla sostenibilità del debito sovrano, la stabilità del sistema bancario e le prospettive di crescita dell'Unione europea».

In un comunicato la Commissione sottolinea che «sulla base degli impegni assunti dal presidente Barroso nel discorso sullo stato dell'Unione, la Commissione delinea cinque aspetti interdipendenti sui quali occorre agire congiuntamente e con la massima rapidità possibile». Eccoli:

1. Intraprendere un'azione decisiva sulla Grecia, in modo da dissipare ogni dubbio sulla sostenibilità economica del paese. In questo contesto rientrano il pagamento della sesta tranche, un secondo programma di aggiustamento basato su finanziamenti adeguati con la partecipazione del settore pubblico e del settore privato e un sostegno costante da parte della task force della Commissione.

2. Completare gli interventi relativi all'area dell'euro, tra l'altro rendendo operative le decisioni adottate il 21 luglio 2011, massimizzando l'efficacia del fondo europeo di stabilità finanziaria (Fesf), anticipando alla metà del 2012 il varo del meccanismo europeo di stabilità e facendo in modo che la Banca centrale europea metta a disposizione un volume sufficiente di liquidità.

3. Adottare un approccio pienamente coordinato per rafforzare le banche europee, che potrebbe essere basato su una rivalutazione effettuata dalle autorità di vigilanza ricorrendo ad un coefficiente patrimoniale temporaneo significativamente più elevato costituito da capitale di qualità elevatissima al netto delle esposizioni. Le banche dovrebbero ricorrere in primo luogo a fonti private di capitali, mentre i governi nazionali fornirebbero sostegno solo in caso di necessità. Qualora ciò non fosse possibile, la ricapitalizzazione dovrebbe essere finanziata mediante un prestito del Fesf. In caso di ricapitalizzazione le autorità nazionali di vigilanza vieterebbero alle banche la distribuzione di dividendi e premi.

4. Accelerare le politiche per la stabilità e la crescita, tra l'altro mediante la rapida attuazione degli impegni assunti in materia di servizi, energia e accordi di libero scambio e la rapida adozione delle proposte sul tappeto a favore della crescita, quali le iniziative in materia fiscale e le prossime proposte da adottare con iter accelerato, in particolare quelle volte a estendere i vantaggi del mercato unico, e investimenti mirati a livello di Unione europea, anche mediante i cosiddetti project bond.

5. Creare per il futuro una governance economica forte e integrata sulla base del vigente trattato (articolo 136), rafforzando l'approccio comunitario. Sulla base del pacchetto potenziato sulla governance economica e del semestre europeo, già approvati, le proposte mirano a integrare il meccanismo europeo di stabilità e il patto di stabilità e crescita in un unico sistema integrato di governance, al fine di accrescere la coerenza e l'efficienza. Ciò conferirebbe nuovi poteri alla Commissione/al Consiglio per intervenire nell'elaborazione dei bilanci nazionali e monitorare la loro esecuzione. La cooperazione rafforzata dovrebbe essere prevista in tutti i casi in cui un'azione decisiva verrebbe altrimenti ostacolata.

Non sembra ci sia nessuna risposta al movimento degli indignados che sta scuotendo l'Europa e gli Usa, ma la riproposizione della ricetta liberista fino ad ora applicata (con scarso successo) anche se l'accelerazione e la preoccupazione sono evidenti.  

Barroso ha detto che «la roadmap delinea la via di uscita dalla crisi economica. Non è più sufficiente dare risposte parziali in reazione ai vari aspetti della crisi. Dobbiamo ora anticipare i tempi. È possibile ripristinare la fiducia grazie all'impiego immediato di tutti gli elementi necessari per risolvere la crisi. Solo in questo modo potremo convincere i cittadini, i nostri partner in tutto il mondo e i mercati che le nostre soluzioni sono all'altezza delle sfide che tutte le economie stanno affrontando. Dobbiamo raggiungere un accordo in occasione del Consiglio europeo del 23 ottobre».

La roadmap presentata dalla Commissione sarà trasmessa al Consiglio europeo e al vertice dell'eurozona, che si terranno il 23 ottobre 2011.

 

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