[12/10/2011] News toscana

Al via il primo incontro di formazione della scuola labronica ideaLi, per una democrazia pił consapevole e partecipata

È attesa per venerdì 14 ottobre l'apertura del  primo percorso formativo inaugurato dall'associazione livornese  "ideaLi, Persone, Progetti, Territori", un «luogo di elaborazione culturale e politica, di sviluppo della partecipazione sociale e di formazione alla cittadinanza» che ha visto la luce quest'estate, a luglio.

La presentazione che ideaLi dà della propria identità parla di una scuola «che si rivolge a tutti coloro che sono interessati a sviluppare un concetto di cittadinanza attiva, di politica rivolta al bene comune. In particolar modo guardiamo ai giovani, che rappresentano il futuro di questo Paese, ed a quanti ritengono che attraverso la conoscenza si possa credere ed operare meglio per la collettività. Crediamo che non esista una sana democrazia senza cittadini attivi e informati, e che ogni governo sia migliore se accompagnato da una cultura collettiva dell'impegno e della partecipazione alla vita pubblica».

Il primo degli incontri di formazione di ideaLi - a cadenza mensile, organizzati per semestri - porterà il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso nella città labronica, per un evento pubblico in cui parlerà di "Legalità, etica pubblica e pervasività della mafia", alle 17 di venerdì 14 ottobre, nella sala Lem del Palazzo dei portuali, in piazza del Pamiglione.

Ad introdurre l'intervento del procuratore Grasso ci sarà l'ex-deputata Marida Bolognesi, una delle promotrici dell'associazione ideaLi, che greenreport.it ha contattato per un'intervista sul ruolo e l'attività di questa nuova scuola di formazione.

Mentre si accresce il senso di diffusa sfiducia dei cittadini verso la politica che si svolge nelle sale dei bottoni, la colpa è da attribuire anche dei cittadini stessi, che senza una coscienza civile adeguatamente preparata, non sono in grado di guidare consapevolmente la sfera pubblica. IdeaLi si prefigge di contribuire a colmare questo vuoto?

«In una società come la nostra, tutto ovviamente non inizia e si esaurisce solo all'interno delle istituzioni, ma è anche il corpo sociale a contribuire ad una politica che possa affrontare quelle difficoltà che appaiono soprattutto nei periodi di crisi come questo, per superare il quale credo che la partecipazione e la scelte dei cittadini possano rappresentare la risposta migliore.

ideaLi nasce come luogo di partecipazione ed incontro di tutte quelle realtà che non trovano voce in altri spazi, ma che condividono l'obiettivo di migliorare la nostra collettività, fruendo della disponibilità di vari docenti universitari che hanno accettato di contribuire allo sviluppo di questa scuola di formazione, e che ogni volta terranno una lezione affiancati da almeno un relatore interno, un esperto nella materia affrontata che preparerà i partecipanti all'approfondimento.

L'idea è quella di costituire una scuola di formazione che contribuisca a far crescere la partecipazione e la consapevolezza dei giovani e non solo, sulla base di una necessaria consapevolezza civile per una democrazia sana, calando questi principi generali all'interno della realtà del nostro territorio».

Non è però solo un problema di coscienza civile: per una politica orientata al bene comune, è necessario rivitalizzare la capacità di relazionarsi e confrontarsi con l'altro. E se parliamo di bene comune, implicitamente tiriamo in ballo la nostra capacità di gestire la sfera dell'economia, capacità che fugge sempre più dalle mani della politica e di un controllo democratico. Come pensa sia possibile riuscire ad imboccare un'inversione di rotta?

«Sotto quest'aspetto, quello della partecipazione pubblica alle decisioni, anche specificatamente diretti alla gestione della alla sfera economica (basti pensare ai bilanci partecipati) rimane un tema centrale, ma non si può dimenticare come dei cittadini consapevoli e formati possono certamente fornire anche un contributo di idee per trovare la migliore via d'uscita alle problematiche che ci attorniano. A questo proposito, ideaLi si concentrerà su tematiche ad ampio raggio, abbracciando in questo semestre approfondimenti su temi che andranno dalla legalità, all'innovazione, all'economia civile».

La strada da perseguire non può che essere all'insegna della sostenibilità; per far questo è necessario raggiungere una massa critica culturale che riesca a ribaltare il paradigma economico/culturale vigente. La scuola di ideaLi pensa dunque di promuovere la diffusione del pensiero proprio dell'economia ecologica?

«In questa stessa domanda è racchiuso un po' il senso profondo che muove l'opera della nostra associazione. È necessario aprire focus come questi, che altrimenti rimangono sottotraccia, ma che sono invece determinanti per un cambiamento del nostro modo di intendere l'economia.

Certamente, dunque, ideaLi vuole occuparsi anche di questo:  sostenibilità ed economia ecologica saranno protagoniste del secondo semestre di formazione, assieme a cultura e beni comuni, temi in qualche modo comunque già affrontati nel primo semestre, ormai alle porte».

 

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