[11/10/2011] News toscana

Gestore unico negli Ato rifiuti ai nastri di partenza

Definizione dei conferimenti (con capitale o con impianti) a favore della società pubblico/privata nel mese di novembre, selezione del socio privato tramite bando di gara prima del 31 dicembre 2011, affidamento del servizio nel 2012. E' il fitto cronoprogramma pianificato per raggiungere l'obiettivo del gestore unico dei rifiuti annunciato oggi in Comune a Livorno dal presidente dell'Ato Costa Marco Filippeschi. Dopo i ritardi accumulati negli ultimi anni con il mancato rispetto dei tempi della legge regionale 61/2007, i 111 comuni e le 4 Province che compongono l'Ato Costa (anche su spinta della nuova legge regionale LR 37 del 02/08/11 che ha chiesto di definire la forma di affidamento) hanno dato il via a una nuova fase.

Lo hanno fatto con una conferenza stampa alla quale, oltre al sindaco di Pisa e presidente dell'Ato Costa Marco Filippeschi, hanno partecipato l'assessore all'Ambiente del Comune di Livorno Mauro Grassi, il direttore dell'Ato Costa Franco Borchi, il rappresentante di Kpmg Advisory (il soggetto che ha predisposto lo studio per la nuova società) Federico Colia, e l'avvocato Germano Scarafiocca dello studio che sta seguendo gli aspetti legali dell'operazione.

La scelta sulla tipologia di gestione del servizio (dopo l'abrogazione del art. 23 bis e la parziale "riabilitazione" dell'articolo nella manovra Finanziaria di settembre), tra la società mista pubblico/privato e la gara, è ricaduta sulla prima. Al partner privato spetteranno compiti operativi connessi alla gestione del servizio, al pubblico la funzione di controllo. I Comuni dell'Ato Costa si apprestano dunque ad indire una procedura per la scelta di un socio industriale che deterrà una partecipazione di minoranza non inferiore al 40% della futura società. Il restante 60% rimarrà, invece, in mani al pubbliche.

"Un grande cambiamento voluto perché ce lo chiede la legge e per migliorare l'efficienza del servizio", ha dichiarato Marco Filippeschi. "La gestione dei rifiuti solidi urbani tra tutti i servizi pubblici locali, costituisce infatti quello in cui tuttora è maggiore il livello di frammentazione e di dispersione delle gestioni sul territorio ed in cui quindi si registrano le più rilevanti difficoltà nella costituzione di aggregati industriali di rilievo, in grado di sostenere gli investimenti necessari e di assicurare standard elevati di efficacia ed efficienza gestionali in favore dei cittadini", ha spiegato Filippeschi.

Come tutti i grandi cambiamenti, però, sono molti gli aspetti da tenere in considerazione soprattutto in relazione al "peso" delle varie società pubbliche e quindi al ruolo che ogni comune avrà nell'asset patrimoniale e nella gestione (anche se gli analisti hanno tenuto a precisare che "la governance e l'assetto societario sono due cose distinte").

Il primo step per arrivare alla nuova società, è la costituzione di una NewCo. Successivamente, dopo la definizione del perimetro del servizio delle attività che svolgerà la società, entro fine del mese di novembre, sarà delineato "il perimetro di conferimento e aumento di capitale".

E' proprio quest'ultimo, il cuore di tutta l'operazione: da una parte c'è da stabilire l'asset societario, dall'altra la governance. Secondo quanto spiegato stamani in conferenza stampa, i due aspetti devono essere tenuti separati: le quote societarie verranno assegnate in base ai conferimenti dopo un'analisi di sostenibilità economica della richiesta di partecipazione; la governance, invece, sarà dettata dai patti parasociali, strumento che stabilisce "chi farà cosa".

Come emerso anche stamani, però, è evidente che i Comuni che saranno in condizioni di investire di più nella società, avranno una maggiore forza. C'è poi l'aspetto delle società pubbliche con partecipazione di privati che per poter entrare nella società del gestore unico, devono liquidare la parte privata e diventare totalmente pubbliche. Insomma, l'asset è tutto da definire.

Tra gli aspetti da tenere in considerazione, infine, un ruolo fondamentale giocheranno gli impianti. A tal proposito, in un quadro impiantistico critico, l'assessore del Comune di Livorno Grassi ha ribadito l'esigenza "di partire da ciò che è già stato approvato". "Le lacune impiantistiche sono un elemento di cui terremo conto. Per questo, prima di avanzare ipotesi sul nuovo inceneritore nella Provincia di Livorno, ipotesi che non scartiamo a priori e sulla quale abbiamo un atteggiamento di dialogo e di apertura, penso che dobbiamo guardare a quello che esiste già o che è già stato autorizzato come per esempio la terza linea dell'inceneritore di Livorno".

Procede dunque il percorso per la riforma degli Ato avviato all'inizio dell'anno. Come stabilivano la Finanziaria e le modifiche apportate a seguito dei referendum di giugno, il 30 settembre Ato Costa e Ato Centro hanno scelto la forma di gestione per l'affidamento del servizio integrato dei rifiuti e hanno presentato il cronoprogramma delle scadenze utili ad arrivare all'affidamento del servizio.
L'Ato Centro ha scelto di affidare il servizio tramite gara, quanto ai tempi, Ato Centro emanerà il bando di gara entro il 28 febbraio 2012, l'aggiudicazione provvisoria arriverà entro il 30 ottobre 2012 e quella definitiva entro il 31 dicembre 2012.

A breve uscirà la delibera della giunta regionale che recepirà queste tempistiche.
"E' importante - ha detto l'assessore regionale all'ambiente e all'energia Anna Rita Bramerini - che i due Ato abbiano finalmente attivato le procedure per arrivare a regime al gestore unico dei rifiuti così come previsto dalle leggi regionali. Sarà nostro compito monitorare il rispetto delle scadenze previste dagli Ato per evitare ulteriori slittamenti temporali".

 

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