[11/10/2011] News

Gli accordi agroambientali come strumento di tutela della biodiversità

Nei giorni scorsi nelle Marche durante il convegno "Le nuove sfide ambientali della Pac: agricoltura biodiversità", è stata sottolineata l'importanza delle imprese agricole multifunzionali per tutelare e valorizzare la biodiversità. Si tratta di imprese che diversificano la loro attività e ad esempio rientrando nel regime di condizionalità, sottoscrivono accordi agroambientali che permettono di aumentare la partecipazione degli agricoltori nei processi di programmazione delle risorse destinate dal secondo pilastro della Pac, alla conservazione della biodiversità e nei processi decisionali che regolano le modalità del loro utilizzo da parte delle aziende agricole.

Un esempio di accordo agroambientale è quello promosso all'Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini con il supporto tecnico del Wwf Italia, che coinvolge anche Coldiretti, due Comunità Montane e quattro comuni della provincia di Macerata. Nell'accordo sono previsti contributi per le indennità compensative nelle aree montane destinati alla conservazione dei prati pascoli, contributi per le indennità Natura 2000 per compensare le misure di conservazione della biodiversità previste dall'Ente Parco, ad integrazione delle norme di salvaguardia già esistenti nelle aree d'interesse comunitario.

Inoltre una misura specifica è dedicata alla promozione dell'agricoltura biologica ed una alla tutela di razze animali e specie vegetali a rischio di abbandono. Infine l'accordo agroambientale sostiene anche interventi non produttivi per le aziende agricole biologiche e con terreni presenti all'interno di siti Natura 2000.

«E' più facile promuovere tali accordi se la spinta propositiva viene dal mondo delle imprese agricole che hanno tutto l'interesse a collaborare nell'ottica della multifunzionalità con gli Enti parco e le altre amministrazioni territoriali competenti- hanno sottolineato da Coldiretti- Gli accordi agroambientali d'area sono importanti perché favoriscono i partenariati tra soggetti pubblici, aziende private e Organizzazioni di rappresentanza del settore agricolo con l'integrazione dei diversi strumenti di programmazione dei finanziamenti europei, aumentando la coerenza tra le azioni realizzate nell'ambito dei programmi di sviluppo rurale, di sviluppo regionale e di ricerca, in sintonia con gli indirizzi della Commissione europea».

Conciliare tutela degli ecosistemi e quindi mantenimento della biodiversità, offrendo anche nuove opportunità economiche al mondo agricolo, è la strada da seguire per evitare l'abbandono delle campagne e permettere il riavvicinamento dei giovani all'agricoltura, non più legata esclusivamente alla produzione. 

 

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