[10/10/2011] News

Per agire in giudizio il comune limitrofo a discarica deve dimostrare il pregiudizio

Il comune confinante a quello in cui è localizzata una discarica per ricorrere in giudizio deve dimostrare il pregiudizio effettivamente subito. A parere del Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio il mero dato della vicinitas non basta per legittimarlo.

La vicenda ha inizio nel 2010 quando il direttore del dipartimento territorio della Regione Lazio ha riclassificato la discarica per rifiuti non pericolosi gestita dalla Mad come "discarica per rifiuti misti non pericolosi con elevato contenuto sia di rifiuti organici o biodegradabili che di rifiuti inorganici con recupero di biogas". Il Dipartimento ha poi autorizzato "la medesima Mad a derogare ai valori limite fissati nella tabella 5 del D.M. 3/08/2005 e s.m.i." limitatamente a determinati parametri (precisamente, Doc, cloruri, fluoruri e solfati), nonché atti presupposti, specificamente indicati.

Però la discarica è collocata nel Comune di Roccasecca e non nel Comune di San Giovanni e quest'ultimo non ha dedotto o tanto meno provato la sussistenza di specifici pregiudizi che può subire. Si è limitato ad addurre il criterio della "vicinitas", astenendosi dal produrre elementi e dati di carattere oggettivo, idonei ad attestare l'effettiva sussistenza di un pregiudizio .

Il Comune di San Giovanni, al contrario avrebbe dovuto dimostrare il pregiudizio effettivamente subito dall'area di competenza, "posto che il criterio della vicinitas non è considerato sufficiente dalla consolidata giurisprudenza amministrativa".

Torna all'archivio