[06/10/2011] News toscana

La Toscana delle rinnovabili al Forum QualEnergia: numeri da primato

Durante la  IV edizione del Forum QualEnergia? promosso da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, che si è aperto oggi a Firenze è stata fatta anche la fotografia sulla diffusione delle fonti rinnovabili in Toscana. Il quadro che emerge è sicuramente positivo: sono 9.226 gli impianti, per 1.417,2 megawatt installati e 6.943 Gwh/a totale di energia prodotta.

Per quanto riguarda i consumi elettrici nella regione Toscana, secondo i dati Terna aggiornati al 2010, si sono consumati 20.263,2 GWh, quindi le rinnovabili ad oggi presenti sono in grado di soddisfare il 34% dei consumi totali.

«Da Firenze, e dalla Toscana sempre più green (è al 4° posto tra le regioni per incidenza delle rinnovabili, e al 1° per le rinnovabili non idriche - dati Fondazione impresa 2011) - ha sottolineato Piero Baronti, presidente di Legambiente  Toscana  - vogliamo lanciare un appello perché la crisi non sia presa come scusa per rallentare la conversione verso le nuove energie, ma che queste vengano anzi intese e sostenute come driver fondamentale per il rilancio. L'obiettivo adesso è liberare queste energie, che, come dimostra il boom del solare, ad esempio, stanno esplodendo "dal basso" e hanno bisogno di essere facilitate, e non ostacolate, dalla burocrazia e dall'azione di governo». Per Legambiente che per ogni fonte energetica green ha fornito i dati specifici sui comuni toscani ed evidenziato le esperienze virtuose, nonostante il buon risultato si può e si deve fare ancora meglio in questo settore per procedere gradualmente verso l'abbandono delle fonti fossili.

I dati nel dettaglio evidenziano come il  solare abbia fatto un vero e proprio exploit: per il fotovoltaico si parla di 457,1 MW di potenza installati, distribuiti in tutti e 287 i comuni della Regione e in oltre 14.800 impianti. Sono invece 229 i comuni del solare termico in cui sono distribuiti oltre 14.800 mq di impianti. Gli impianti eolici invece sono distribuiti su 13 comuni per una potenza installata di 45,3 MW, in grado di produrre oltre 81 milioni di kWh di energia elettrica, pari al fabbisogno di oltre 32.600 famiglie, mentre 40 sono i comuni Toscani che ospitano sul proprio territorio impianti mini idroelettrici (fino a 3 MW) per una potenza complessiva di 45,4 MW. Ed ancora: sono 26 i comuni che possiedono impianti geotermici ad alta o bassa entalpia. Sono 854 i MW installati di impianti ad alta entalpia, distribuiti in 8 comuni tra le province di Pisa, Siena e Grosseto, mentre sono invece 18 i comuni che possiedono sul proprio territorio impianti geotermici a bassa entalpia per una potenza complessiva di 697 kW; gli impianti  a biogas sono distribuiti su  25 comuni per una potenza complessiva di 21,8 megawatt e 26 i comuni che hanno impianti a biomassa per una potenza complessiva di 21,5 MW. Infine sono 15 i comuni che possiedono impianti a biomassa o geotermici connessi a reti di teleriscaldamento. Complessivamente analizzando tutte le fonti rinnovabili la provincia di Grosseto rappresenta un esempio virtuoso che la pone tra le realtà più interessanti a livello nazionale.

«E' importante sottolineare il ruolo che la provincia sta svolgendo in questa fase nel sostenere e coadiuvare i comuni a muovere i più efficaci progetti nelle rinnovabili, attraverso accordi e Linee Guida che permettono di favorire la pianificazione in questo settore e dare certezza sulle regole e garanzie per gli  investimenti energetici e nell'edilizia sostenibile» hanno sottolineato da Legambiente. La necessità di puntare sul settore delle rinnovabili per rilanciare in senso green l'economia e centrare gli obiettivi europei, è stata ribadita anche da Renzo Crescioli assessore all' Ambiente della provincia di Firenze, ente che ospita l'evento «Sono lieto ed orgoglioso di poter dare, per il secondo anno consecutivo, ospitalità e collaborazione al Forum QualEnergia. La consapevolezza della centralità delle rinnovabili è ormai giustamente diventata lo spartiacque che separa una classe dirigente miope ed irresponsabile da una lungimirante ed attenta al futuro del pianeta».

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