[28/09/2011] News

Progetto Ue stabilisce il legame tra risorse naturali e conflitti armati

Il Joint Research Centre (Jrc) dell'Ue ha sviluppato uno strumento di modellizazione statistica che permette di analizzare i rischi di conflitti nei Paesi in via di sviluppo. Il modello è stato sviluppato nell'ambito del progetto "Global Atlas and Information Centre for Conflicts and Natural Resources", che si è concentrato su 18 Paesi di quattro regioni: Grandi Laghi africani, Corno d'Africa, Africa Occidentale e Asia centrale, analizzando le segnalazioni di oltre 1.500 episodi di conflitto.

Lo strumento presentato oggi alla conferenza "Scientific Support for Food Security and Global Governance", prende in esame i collegamenti tra risorse naturali e conflitti mettendo insieme le notizie online con dati geografici satellitari. Secondo il Jrc si tratta  di «Un progresso essenziale per una scala veramente dettagliata dei dati (la maggioranza sono a livello di km2) e per il fatto che la modellizzazione è basata sulla gravità dei conflitti.  Il modello permette di effettuare confronti statistici tra gli eventi di conflitti e data-set georeferenziati, come quelli sulle risorse naturali (comprese le risorse minerarie), copertura del suolo, distribuzione della popolazione e dell'attività economica, tassi di elettrificazione, suolo ed altri dati geografici».

Il "Global Atlas and Information Centre for Conflicts and Natural Resources", è finanziato dallo strumento di stabilità dell'Ue e alcune serie di dati sono state interamente realizzate dal Jrc, in particolare la serie dei conflitti, realizzata con un  sistema avanzato di ricerca di informazioni: L'European Media Monitoring (Emm), con informazioni basate sulla localizzazione geografica, la gravità, il numero stimato di vittime  e la durata di ogni conflitto. Altri fattori di conflitto, quali le condizioni economiche, demografiche e dello sviluppo sono ottenute da dati esistenti.

Il nuovo strumento ha subito permesso di mettere in evidenza i legami tra le zone ricche di risorse e lo scoppio di conflitti, un approccio che potrebbe essere utile nella pianificazione dell'aiuto allo sviluppo da parte dell'Ue e nella prevenzione delle crisi.

Il Jrc sottolinea che «I primi risultati mostrano che c'è un legame tra gli eventi dei conflitti e la vicinanza delle miniere di risorse minerali e pascoli, ed una maggiore probabilità di conflitti in zone dove ci sono stati conflitti in passato. I dati raccolti dal Jrc  dimostrano anche che molti degli episodi di conflitti riportati dai media  sono relativi a problemi alimentari: razzie di bestiame, conflitti tra pastori ed agricoltori, saccheggi e conflitti per l'accesso all'acqua».  

La commissaria alla ricerca scienza e innovazione dell'Ue, Máire Geoghegan Quinn, ha detto che «Questo nuovo strumento messo a punto dai ricercatori europei del Jrc può apportare un contributo decisivo alle  gestione delle risorse ed alla prevenzione dei conflitti nei Paesi in via di sviluppo. Una migliore comprensione dei fattori e delle condizioni che con ducono a situazioni di tensione e di insicurezza permetterà di prendere delle migliori decisioni riguardanti i meccanismi di aiuto e di prevenzione delle crisi».

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