[27/09/2011] News toscana

Fotovoltaico a terra in aree agricole: quasi pronta la "mappatura" delle aree non idonee

E' attesa molto probabilmente per oggi l'approvazione della delibera della Giunta Regionale che dovrebbe fare luce in merito alle aree agricole in cui non sarà possibile installare il fotovoltaico a terra. Ricordiamo che in base alla L.R. 11/2011 (comma 1 art. 7) spetta alle province (sentiti i comuni interessati), la prima proposta di perimetrazione di aree agricole ritenute non idonee all'installazione del fotovoltaico a terra per particolari pregi paesaggistici, culturali....

Successivamente la proposta delle province arrivata in Giunta regionale deve essere passata in Consiglio per l'approvazione definitiva. Da quello che ci è dato sapere gli uffici dell'assessore all'Urbanistica Anna Marson stanno lavorando alacremente sui materiali arrivati dalle province (immaginiamo che ci sia una necessità di omogenizzazione) ma ad oggi la cartografia non è ancora definitiva. 

Questo ritardo potrebbe avere conseguenze negative per gli operatori del settore, almeno secondo Mauro Romanelli consigliere regionale del Gruppo FdS/V. «Il provvedimento era atteso per giugno, ma siamo arrivati a fine settembre, col rischio, ancora concreto, di pregiudicare l'effettiva possibilità per le imprese di fruire della cosiddetta "finestra" del decreto Romani, ovvero la possibilità di iscriversi al registro degli impianti incentivabili, che scade a fine ottobre. Per questo, è necessario dare immediata pubblicità a questa mappatura, anche tramite le provincie, le associazioni di categoria, affinché non si perda altro tempo prezioso».

Avere la "mappa" definitiva al più presto è fondamentale per dare certezze al settore e rilanciare gli investimenti. I ritardi almeno in parte potrebbero essere ascrivibili alla campagna generale di demonizzazione delle rinnovabili che c'è stata nel paese. Nello specifico del fotovoltaico tra l'altro ricordiamo che si può fare anche sui tetti di capannoni dismessi, presenti anche in zone rurali e non togliendo tutto il territorio alle coltivazioni agricole di pregio come è stato paventato.

«Abbiamo frenato troppo, e ora si deve di nuovo accelerare - ha continuato Romanelli- questo è l'unico settore che può farci uscire dalla crisi, e che può dar lavoro ai giovani, visto che giustamente e meritoriamente si fanno i progetti Giovani Sì ... ma il primo progetto Giovani Sì, è incentivare il fotovoltaico, l'eolico e il risparmio energetico in Toscana, non scordiamocelo. In questo senso è importante mettere in campo presto strumenti già annunciati dall'assessore Bramerini nella presentazione, in Consiglio, del piano energetico regionale: investimenti sulla riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, modifiche legislative per fare fotovoltaico ad esempio nelle cave dismesse, anche in aree protette, e rimettere finalmente in campo strumenti di garanzia del credito, inopinatamente annullati in passato» ha concluso il consigliere regionale del Gruppo FdS/V

 

Torna all'archivio