[26/09/2011] News toscana

Firenze, "100 incontri in 100 luoghi": si tornerà a parlare dell'Arno

Mercoledì 28 settembre (ore 21), a Firenze si terrà l'edizione bis di "100 incontri in 100 luoghi", le assemblee aperte organizzate dall'amministrazione comunale, in cui i cittadini potranno dare un contributo per migliorare gli spazi della città. Luoghi come una piazza, una scuola, un parcheggio, su suggerimento di chi li vive e frequenta, possono diventare più accoglienti e sicuri, a patto che le indicazioni siano realizzabili e vengano poi recepite operativamente.

Ad essere affrontate nella serata non solo piccole questioni ascrivibili alla dimensione di quartiere ma anche grandi temi di interesse cittadino (e oltre) come le aree dismesse, il parco delle Cascine e l'Arno. Per quanto riguarda il fiume che attraversa la città di Firenze (l'incontro si terrà presso la sede della Rari Nantes Florentia in Lungarno Ferrucci 24) ma che ha un rilievo nazionale, l'obiettivo già palesato nel corso dell'assemblea tenuta nel 2010 è quello di superare quella sensazione di timore e di "convivenza forzata" tra città e corso d'acqua, derivata dal "ricordo" di devastanti alluvioni.

Il fiume per Firenze e per l'intera regione ha anche un altra faccia della medaglia, tutta positiva, che deve essere maggiormente evidenziata. Le competenze sul corso d'acqua da parte dell'amministrazione comunale sono limitate ma non vi è dubbio che l'Arno debba trovare maggiore centralità nel progetto di città. Per far tornare i cittadini a vivere il fiume in primis è necessario risanare le acque: il collettore in riva sinistra che convoglierà gli scarichi di una grossa fetta di città al depuratore di San Colombano e che sarà pronto per il 2014-2015 è un bel passo in avanti anche se arriverà a compimento con notevole ritardo.

Rimane poi il problema degli scolmatori di piena che con le acque di pioggia convogliano anche reflui, che a breve non sarà facile risolvere. Con un occhio alla pericolosità idraulica, trovare un punto di sintesi tra riqualificazione dell'ecosistema fluviale e accesso al fiume per garantire maggiore fruibilità, è la scommessa da vincere.

Le proposte fatte dai cittadini sono molte e negli ultimi anni qualcosa è già stato realizzato (spiaggia, piste ciclabili, percorsi pedonali, aree per la pesca sportiva, progetti di recupero di antichi manufatti...): quello che manca è la realizzazione di un vero parco fluviale (con l'individuazione di un soggetto gestore) che vada oltre i confini amministrativi di Firenze (se ne parla da anni e ci sono anche progetti), in cui nel rispetto del fiume vengano pianificate attività che avvicinino i cittadini al corso d'acqua: ciò garantirebbe anche una forma di controllo del territorio.  

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