[22/09/2011] News toscana

Raccolta differenziata, Pinto (Ecolat): «Serve più qualità per migliorare il riciclo»

Ecolat Srl, azienda nata da pochi anni (2007), che opera nel settore dei rifiuti con sede a Grosseto, è titolare tra l'altro di un impianto di selezione e valorizzazione dei rifiuti provenienti dalle raccolte differenziate multimateriale, dei comuni nelle province di Grosseto, Arezzo e Prato. L'impianto quindi opera la selezione e la valorizzazione degli imballaggi provenienti dalla raccolta differenziata che poi vengono inviati ai consorzi per il recupero e riciclo che operano nell'ambito del sistema Conai (Consorzio nazionale imballaggi).

Le plastiche eterogenee sono invece inviate attualmente a Revet per essere lavorate fino ad essere trasformate in ri-prodotti. Greenreport ha chiesto a Giuseppe Pinto, amministratore delegato di Ecolat, qual è il ruolo che gioca oggi l'azienda in particolare nel sistema regionale di riciclo delle plastiche.

«Ecolat fa parte del sistema di aziende toscane che operano per valorizzare queste frazioni merceologiche provenienti dalle raccolte differenziate multimateriale, cioè siamo inseriti nella filiera virtuosa del riciclo. In questo quadro Revet può considerarsi capofila noi con il nostro impianto di selezione una struttura satellite. Per questo obiettivo abbiamo investito tanto economicamente e come impegno personale che vogliamo continuare quotidianamente a mettere».

Ecolat viene a contatto diretto con i materiali raccolti in modo differenziato sul territorio. A che punto siamo rispetto alla qualità delle raccolte differenziate?

«Non è buona, si può molto migliorare. E' necessario investire di più in informazione e formazione per far capire ai cittadini che il multimateriale è fatto da imballaggi e non da altro. Questo è un aspetto fondamentale su cui si deve impegnare tutto il sistema che ha a che fare con la gestione virtuosa di questa tipologia di rifiuti».

Quale potrebbe essere il contributo delle aziende che effettuano la raccolta per migliorare la qualità?

«Contribuire all'informazione e incrementare la manutenzione e pulizia delle strutture di raccolta».

Ci spieghi quali sono le conseguenze del miglioramento della qualità delle raccolte differenziate?

«Significa rendere più veloci i processi di selezione che attuiamo noi, ridurre i costi, avere meno impurità nei materiali, meno scarti da destinare allo smaltimento. E le ricadute economiche positive non sarebbero solo per chi seleziona i materiali ma per tutta la filiera e per il territorio».

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