[14/09/2011] News toscana

Puliamo il Mondo in Toscana: Legambiente e Revet parlano di riciclo

E' consuetudine che durante le giornate di "Puliamo il mondo", la storica campagna di eco-volontariato organizzata in Italia da Legambiente ed incentrata sul tema dei rifiuti, vengano prevalentemente forniti dati sulle raccolte differenziate e stop, oppure in aggiunta venga spesso associato il messaggio distorto per cui il riciclo si attuerebbe con la raccolta differenziata. Si informa comunque poco sull'esito finale dell'impegno che i cittadini compiono quotidianamente separando i propri rifiuti.

L'obiettivo della raccolta differenziata dei rifiuti è infatti fornire materiali da inviare a riciclaggio, ovvero, reinserire nei cicli produttivi le materie che otteniamo dalla separazione giornaliera dei rifiuti. Per ovviare a questa carenza comunicativa, Legambiente Toscana insieme a Revet - l'azienda che riceve e processa la maggior parte delle plastiche, del vetro, dei materiali metallici e dei poliaccoppiati raccolti in Toscana - ha voluto centrare l'attenzione sul riciclo dei materiali, step fondamentale di una corretta filiera gestionale dei rifiuti. 

«Differenziare non è riciclare - ha ribadito Valerio Caramassi, presidente di Revet SpA - un concetto semplice, ma troppo spesso le due parole vengono scambiate una per l'altra. Revet ha realizzato progetti e investimenti per avviare al riciclaggio la massima quantità di rifiuti raccolti, selezionati e trattati (oltre 135mila tonnellate l'anno di multimateriale, cioè vetro, plastica, metalli,tetrapak) in Toscana. Nell'ultimo anno l'attenzione si è focalizzata sulla frazione dove è più difficile trovare sbocchi: le plastiche miste (corrispondenti al 55% degli imballaggi plastici). Con partner convinti come Piaggio, Utilplastic, Shelbox, Urbantech dalla fase di ricerca siamo arrivati all'utilizzo in produzione dei semilavorati ottenuti da queste plastiche post consumo.

Sono i Ri-prodotti in Toscana, manufatti nella cui composizione è presente il materiale plastico da noi processato: componenti di scooters Piaggio come Liberty o MP3; articoli casalinghi di largo consumo in vendita nella rete Unicoop Tirreno; arredi per esterni; componenti di prefabbricati; pannelli fonoassorbenti». Secondo Legambiente abbinare il riciclaggio ad un'iniziativa storica come "Puliamo il mondo" ha il senso di dimostrare che il cerchio delle azioni non si chiude, bensì si apre, con la raccolta differenziata.

«La cosa più gradita oggi è quella di essere riusciti a coniugare l'impegno popolare sul primo tratto della filiera virtuosa (prevenire la produzione di rifiuto attraverso un'azione educativa a vasta scala) con un'altrettanto virtuosa azione di promozione di una buona pratica di riciclo - ha sottolineato Fausto Ferruzza, direttore di Legambiente Toscana. Perché, senza false modestie, Ri-prodotti e ri-acquistati in Toscana è senza dubbio il miglior progetto regionale di cui siamo stati partner negli ultimi anni. Dare un senso alle nostre RD, arrivando a toccare con mano prodotti in plastica riciclata belli, salubri, confortevoli e duraturi, è oggetto della nostra più convinta approvazione».

Quadrifoglio - l'azienda di servizi ambientali dell'area fiorentina - è la prima, in termini quantitativi assoluti, ad avviare a Revet i propri materiali differenziati (multimateriale) alimentando concretamente la filiera del riciclaggio. «Nel corso del 2010 - spiega Livio Giannotti, ad di Quadrifoglio SpA - abbiamo inviato agli impianti Revet oltre 25mila ton di imballaggi raccolti con campane su sede stradale o con sistemi "porta a porta": oltre 15.600 tonnellate di vetro, circa 6.350 ton di plastiche, 540 ton di banda stagnata, 28 ton di alluminio, 253 ton di poliaccoppiati; a questi materiali raccolti con campane  vanno aggiunte 2200 ton di multimateriale da "porta a porta».

Ci sono ancora margini notevoli di miglioramento della qualità della  raccolta differenziata fatta dai cittadini (e qui il ruolo di informazione/formazione di Legambiente e delle associazioni ambientaliste è importante) come dei passi successivi che portano il materiale all'azienda che poi lo processa. «Stiamo lavorando per migliorare la qualità del materiale raccolto - ha concluso Caramassi - passo che ci permetterà di garantire anche un'ulteriore crescita quantitativa delle materie processate nel nostro nuovo impianto di selezione delle plastiche, la cui capacità annuale di trattamento può addirittura raddoppiare».

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