[13/09/2011] News toscana

Elba: nuova strada nel Parco Nazionale, interrogazione dei senatori Della Seta e Ferrante e lettera del presidente nazionale di Legambiente

Probabilmente il Sindaco del piccolissimo comune di Marciana Marina non credeva di sollevare tutto questo putiferio quando si è intestardito a voler di realizzare una nuova strada alla Cala, nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano e nella Zps/Sic/Sir di Monte Capanne-Promontorio dell'Elba. Siccome gli era andata male in due conferenze dei servizi, dove Parco e Regione Toscana avevano (ri)detto no, il sindaco ha chiesto che la vicenda venga discussa il 15 settembre presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.  L'apertura della nuova strada, di circa 700 metri e larga 3, viene giustificata con motivi di sicurezza per i residenti, anti-incendio e raggiungimento della frazione della Cala che altrimenti sarebbe "chiusa".

Ma i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante non sembrano molto convinti, per questo hanno depositato una interrogazione rivolta al ministro dell'ambiente nella quale sottolineano che, per ovviare a problemi di pendenza del sentiero esistente, «Sono previsti anche alcuni interventi di sbancamento e riempimento oltre che opere di contenimento del versante. Pertanto è chiaro che la richiesta del comune di Marciana Marina, oltre che violare i suddetti vincoli e Direttive dell'Unione Europee e il Piano del Parco (che pure è stato approvato dallo stesso Consiglio Comunale di Marciana Marina) appare basata su presupposti inconsistenti che ne nascondo altri reali e più preoccupanti». Anche i motivi di sicurezza alla base dell'appello alla Presidenza del Consiglio «non sembrano avere nessuna consistenza essendo La Cala abitata solo l'estate, dopo il trasferimento degli unici due anziani  abitanti fissi nel centro abitato di Marciana Marina. Gli abitanti fissi della località la Ripa, le cui abitazioni insistono sul sentiero privato che si vorrebbe trasformare in strada, sono dichiaratamente contro il progetto del Comune, posizione espletata con lettere al comune, diniego di accesso ai terreni di tecnici privati presentatisi a nome dell'Amministrazione Comunale ed esposti presentati alla stazione dei Carabinieri di Marciana Marina».

Infatti, l'altro aspetto poco chiaro della vicenda è che il Comune sembra voler favorire dei privati che  vorrebbero passare sul terreno di altri privati. Si, perché il sentiero che si vorrebbe trasformare in strada carrabile è stato costruito intorno alla fine degli anni '70 per collegare l'area all'esistente strada comunale per la Cala, ma nel 2010  è spuntato uno strano progetto "di adeguamento del sentiero esistente per collegare la località la Cala", che l'ufficio tecnico del Comune ha redatto con la collaborazione di tecnici incaricati da privati. Poi gli stessi tecnici sono andati a picchettare il percorso non avvisando né i proprietari né il Parco Nazionale».

I due senatori Pd evidenziano che «Anche le altre motivazioni poste dal Comune di Marciana Marina: anti-incendio e sicurezza delle persone appaiono quantomeno speciose: l'area della Cala è ritenuta a bassissimo rischio incendi boschivi (a memoria d'uomo non si ricorda un incendio nell'area , in un'isola, l'Elba al contrario spesso in passato percorsa da grossi incendi); negli ultimi 30 anni nella frazione de La Cala si sono verificati un paio di incidenti: un signore si è rotto una gamba e un turista olandese ubriaco è caduto all'interno di una proprietà della villa sugli scogli e comunque raggiungibile solo via mare, ambedue gli incidenti sono stati risolti senza grossi problemi.  Inoltre, proprio nell'estate 2011 la Regione Toscana ha stipulato un accordo con le Capitanerie di Porto-Guardia Costiera per il soccorso sanitario di emergenza nelle piccole isole e nelle zone costiere come quelle de La Cala.  Quindi l'assistenza di emergenza è garantita e possibile»;

Il Comune dice anche che la nuova strada è necessaria perché l'accesso alla Cala è precluso, ma Della Seta e Ferrante ricordano che una sentenza del Tribunale di Livorno del 30/09/1999 sul diritto di passo nell'area, rivela l'esistenza di un sentiero comunale, il n.10 Marciana Marina-Cala: «Nessuno, come invece sembrerebbe voler far credere l'Amministrazione Comunale, preclude l'accesso alle abitazioni estive e alle seconde case de La Cala, essendo la zona servita dai due sentieri comunali che costituiscono gli storici accessi e collegamenti de La Cala con il resto dell'Isola: uno sul territorio del Comune di Marciana Marina e l'altro su quello di Marciana (...) si sottolinea che tra coloro che hanno viste respinte le loro pretese e condannati al risarcimento delle spese ci sono molti dei proprietari a valle del sentiero che hanno presentato il progetto della nuova strada ed inviato i loro tecnici privati sui terreni di altri e che a questi si sono aggiunti altri Signori che hanno acquistato e ripristinato una villa nonostante sapessero le condizioni "storiche" di accesso all'area de La Cala».

Da parte sua Legambiente sottolinea che «Seguendo il ragionamento del comune, si aprirebbe la strada alla costruzione di accessi carrabili in molte zone dell'Elba e dell'Arcipelago Toscano e, per estensione, nelle aree protette di tutta Italia: se questi singolari ed artificiosi criteri di "sicurezza" e anti-incendio dovessero essere applicati, per assurdo bisognerebbe fare strade carrabili larghe 3 metri per raggiungere i rifugi di montagna nei Parchi Nazionali, strade per arrivare a tutte le spiagge elbane (decine e decine) servite oggi solo da sentieri pedonali e porticcioli in tutte gli isolotti».

Per il presidente Nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, «Sarebbe davvero strano se la Presidenza del Consiglio dei Ministri, accogliendo le richieste del Comune di Marciana Marina, che in realtà paiono volte a valorizzare investimenti immobiliari privati, sconfessasse gli stessi vincoli ambientali nazionali approvati e direttive comunitarie riconosciute dallo stesso Governo della Repubblica, dal Presidente della Repubblica, dalla Regione Toscana e dagli stessi Enti Locali ed addirittura preesistenti allo stesso Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Ci si verrebbe così a trovare nella singolare situazione che le protezioni che sono state fatte rispettare prima dell'istituzione del Parco Nazionale nel 1996 improvvisamente e per iniziativa di un'Amministrazione Comunale (che pure le ha accolte nei propri strumenti urbanistici), non avrebbero più valore 15 anni dopo!». Per questo Cogliati Dezza ha inviato una lettera a tutte le istituzioni interessate nella quale chiede alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: «Di respingere le artificiose argomentazioni del Comune di Marciana Marina, che con l'evidente scusa di un interesse pubblico (a nostro avviso inesistente e già soddisfatto in tutti i suoi aspetti dalla presenza di un sentiero comunale a monte e dalla proposta del Parco Nazionale di realizzare una cremagliera a monorotaia per il trasporto e la sicurezza) tende a favorire esclusivamente i proprietari di seconde case per vacanza;  Di riportare l'atteggiamento dell'Amministrazione Comunale nell'ambito della leale collaborazione con gli Enti sovraordinati; Di trovare una soluzione per migliorare l'accesso pedonale già consentito attraverso i sentieri comunali di Marciana Marina e Marciana e garantito attraverso il posizionamento della cremagliera a monorotaia proposta dal Parco, che potrebbe essere un impianto pilota anche per altre aree dell'Elba e dell'Arcipelago». In caso contrario, Legambiente «Viste le violazioni del Piano del Parco, del DPR istitutivo del Parco, delle Direttive comunitarie Habitat e Uccelli e della Legge Regionale 56/2000, che deriverebbero dalla costruzione della nuova strada, si vedrà costretta a chiedere all'Unione Europea l'apertura di un procedimento di infrazione».

Della Seta e Ferrante chiedono invece al ministro dell'ambiente «Se non intenda intervenire immediatamente per bloccare ogni iniziativa atta alla realizzazione all'interno del Parco Nazionale "Arcipelago Toscano" di una strada che sicuramente inciderà negativamente sull'ecosistema a favore dei proprietari di seconde case per vacanza; se non intenda al contempo intervenire al fine di trovare una soluzione per migliorare l'accesso pedonale già consentito attraverso i sentieri comunali di Marciana Marina e Marciana e garantito attraverso il posizionamento della cremagliera monorotaia proposta dal Parco che potrebbe essere un impianto pilota anche per altre aree dell'Elba e dell'Arcipelago».

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