[07/09/2011] News

Commissione europea: «Parlare con una voce unica per tutelare gli interessi energetici dell’Ue»

La Commissione europea ha adottato oggi  una comunicazione sulla sicurezza dell'approvvigionamento energetico e sulla cooperazione internazionale, «stabilendo per la prima volta una strategia globale per le relazioni esterne dell'Ue in ambito energetico. Al centro dell'approccio presentato dalla Commissione vi è un migliore coordinamento fra gli Stati membri dell'Ue per identificare e attuare priorità chiare in tema di politica energetica estera».

Oltre alla comunicazione, la Commissione ha proposto una decisione per istituire un meccanismo per lo scambio di informazioni sugli accordi intergovernativi, fra Stati membri dell'Ue e Paesi terzi, nel settore energetico e ha spiegato che «questo meccanismo amplierà e integrerà la procedura di notifica già applicabile agli accordi in ambito gasiero a tutte le forme di energia, costituendo inoltre uno strumento per scambiare informazioni a livello dell'Unione prima e dopo i negoziati con i Paesi terzi. La finalità è rafforzare la posizione negoziale degli Stati membri nei confronti dei Paesi terzi, garantendo nel contempo la sicurezza dell'approvvigionamento, il corretto funzionamento del mercato interno e la certezza giuridica degli investimenti»

In un comunicato la Commissione sottolinea che «in un panorama dei mercati mondiali dell'energia in costante cambiamento com'è quello odierno, per conseguire gli obiettivi dell'Ue di sicurezza energetica sono necessari un opportuno coordinamento interno nonché una posizione forte e decisa al di fuori dell'Unione».

Attualmente l'Ue importata l'80% del petrolio e oltre il 60% del gas e la quota continua a crescere. «Le decisioni e gli accordi nazionali con i paesi terzi esercitano un impatto significativo sullo sviluppo delle infrastrutture e sull'approvvigionamento di energia dell'Ue nel suo complesso - sottolinea la Commissione -  È necessario inoltre promuovere meglio gli interessi dell'Ue nelle relazioni con i Paesi di transito e produttori di energia, mentre nuovi modelli di domanda e offerta sui mercati mondiali dell'energia e una crescente competizione per le risorse rendono necessario giocare la carta del valore aggiunto dell'Ue nelle relazioni esterne del settore energetico».

La comunicazione pubblicata oggi è in linea con la strategia Europa 2020, che propone di rafforzare la dimensione esterna della politica energetica dell'Ue, aumentando la trasparenza fra gli Stati membri rispetto ai loro accordi energetici con i Paesi terzi (cosa per la quale è stata più volte bacchettata l'Italia), «rafforzando la cooperazione nell'avvicinare paesi partner o all'atto di adottare una posizione in seno alle organizzazioni internazionali e nello sviluppo di partenariati energetici globali con i paesi partner di rilievo», chiarisce la Commissione Ue.

La strategia elenca 43 azioni, tra le quali spiccano per importanza: Gli Stati membri sono tenuti a condividere le informazioni relative agli accordi internazionali con i paesi terzi nel settore energetico, compresi gli accordi ancora in fase di negoziato. La Commissione può fornire un parere caso per caso in merito alla conformità di tali accordi con il diritto unionale e con gli obiettivi comuni di sicurezza dell'approvvigionamento; Gli accordi in ambito energetico con i paesi terzi possono inoltre essere negoziati a livello unionale se questo è necessario per raggiungere gli obiettivi essenziali comuni. È questo il caso di un accordo con l'Azerbaigian e il Turkmenistan sul gasdotto transcaspico, per il quale è stato richiesto un mandato specifico dal Consiglio; L'Ue proporrà un nuovo partenariato per i progetti relativi alle energie rinnovabili con i paesi del Mediterraneo meridionale; L'Ue promuoverà norme giuridicamente vincolanti a livello internazionale in materia di sicurezza nucleare, anche in sede di International atomic energy agency (Iaea), e si impegnerà a estendere le valutazioni di sicurezza nucleare ai paesi limitrofi dell'Ue; La politica dell'Ue di sviluppo comprenderà una maggiore attenzione al miglioramento dell'accesso all'energia sostenibile per i paesi meno sviluppati e in via di sviluppo.

Il commissario Ue all'energia Günther Oettinger, presentando la comunicazione ha detto «negli ultimi anni la politica energetica dell'Unione ha compiuto veri progressi. L'Ue deve ora estendere i successi del proprio ampio mercato interno dell'energia oltre le sue frontiere per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico all'Europa e per stimolare partenariati internazionali in questo settore. La Commissione propone oggi un approccio coerente alle relazioni con i paesi terzi in ambito energetico. A questo fine è necessario migliorare il coordinamento interno affinché l'Ue e i suoi Stati membri agiscano e si esprimano con una sola voce».

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