[02/09/2011] News

Iaea: Medio Oriente denuclearizzato. Forum a novembre a Vienna. Cosa farà Israele?

Il direttore dell'International atoimic energy agency (Iaea), il giapponese Yukiya Amano, ha invitati o i Paesi del Medio Oriente, compreso l'unico già dotato di armi e centrale atomiche, a avviare da novembre «Dei negoziati sulla denuclearizzazione completa della regione».

L'appello arriva proprio nel giorno della rottura diplomatica tra la Turchia ed Israele a causa delle mancate scuse ad Ankara per l'attacco mortale alla Freedom flottilla che voleva portare aiuti alla Striscia di Gaza.

L'Iaea è evidentemente molto preoccupata per la pessima piega che sta prendendo la situazione mediorientale, mentre l'Iran avvia la sua centrale nucleare e arricchisce uranio a tutta birra, gli Emirati Arabi Uniti comprano centrali chiavi in mano dai sudcoreani, l'Arabia Saudita si dice pronta a dotarsi della bomba atomica prima che gli iraniani se ne facciano una in proprio, gli israeliani e Sarkozy minacciano di bombardare la centrale degli Ayatollah e nessuno sa cosa stia combinando davvero la dittatura siriana mentre continua a massacrare i suoi oppositori.

L'Iaea cerca di mettere tutti ad un improbabile tavolo di pacificazione: «Tutti i Paesi interessati sono stati invitati a prendere parte al forum che avrà luogo il 21 e 22 novembre a Vienna, al  fine di valutare la possibilità di creare nel Medio Oriente delle zone libere di armi nucleari come quelle che esistono attualmente in America Latina», dove però, aggiungiamo noi, Paesi come Argentina, Brasile e Veneezuela non nascondono che vorrebbero dotarsi di bombe e sottomarini nucleari.

I Paesi arabi hanno più volte chiesto all'Iaea di intervenire contro Israele, che non aderisce al Trattato di non proliferazione nucleare e si è dotato dio armi atomiche, rifiutando di far controllare i suoi siti nucleari dall'Iaea. Per molto meno Paesi come l'Iran hanno subito sanzioni e minacce di attacchi militari...

Arabi ed iraniani sono preoccupati soprattutto per quel che succede nella centrale nucleare di  Dimona, nel sud di Israele, il cuore del programma nucleare militare/civile israeliano che diversi esperti dicono non dovrebbe essere chiuso per motivi di sicurezza.

L'impianto nucleare di Dimona, o meglio il Negev Nuclear Research Center, la cui costruzione è iniziata nel 1958 con l'aiuto dei francesi, è uno dei posti più segreti di Israele e è quasi certo che venga utilizzato anche a fini militari.

La central nucleare di Dimona è difesa da una batteria di missili Patriot

Della sua sicurezza si a poco, ma nel 2004 le autorità israeliane hanno cominciato a distribuire compresse di potassio-iodio anti-radiazioni a miglia di residenti nei dintorni e nel 2006 un gruppo di cittadini di Dimona ha chiesto ufficialmente di sapere quali danni alla salute potrebbe provocare vivere accanto ad un reattore nucleare così vecchio. Nel 2008 Dimona è stata oggetto di un attentato suicida.

Secondo il Be'er Sheva Labor Tribunal, I lavoratori del centro nucleare del Negev nel 1998 sono stati utilizzati per esperimenti sugli esseri umani, in particolare sarebbe stato fatto bere loro un drinks contenente uranio sotto controllo medico, per capire i rischi che correvano con l'ingestione di minime quantità di sostanze radioattive.

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