[30/08/2011] News

Caccia, la Lipu contro le preaperture in 13 regioni: «Si spara a specie che hanno appena finito di nidificare»

Secondo Lipu-BirdLife Italia «la preapertura della caccia in programma dal primo settembre colpirà specie in un momento che hanno appena terminato la nidificazione mettendo così a rischio le popolazioni». L'allarme arriva alla vigilia delle preaperture previste in 12 regioni italiane, tutte le province dell'Emilia-Romagna e quasi tutte quelle della Toscana. Si caccerà anche in Lombardia anche se nella sola provincia di Brescia.

Solo Liguria, Molise, Piemonte e le province autonome di Trento e Bolzano non autorizzano la caccia in preapertura. La Regione Campania è stata invece fermata dal Tar.

Il presidente della Lipu, Fulvio Mamone, sottolinea che «nel complesso, le doppiette colpiranno 12 specie di uccelli e 5 di mammiferi. Sparare a inizio settembre vuol dire colpire popolazioni di animali che hanno appena terminato di nidificare, perché gli uccelli migratori provenienti dal Nord Europa arriveranno solo a fine settembre. Un grave rischio, dunque, per la tutela di popolazioni che si trovano in un delicato momento del loro ciclo riproduttivo».

Secondo gli ambientalisti, «tra le specie cacciabili, alcune si trovano inoltre in uno stato di conservazione sfavorevole: la marzaiola, cacciabile in Friuli Venezia Giulia e in numerose province toscane, la tortora, la quaglia e il beccaccino, tutte specie classificata come "Spec 3" (ossia specie non concentrata in Europa ma con status di conservazione sfavorevole)».

Le specie di uccelli cacciabili in preapertura (variano a seconda delle Regioni) sono: alzavola, beccaccino, colombaccio, cornacchia grigia, cornacchia nera, gazza, ghiandaia, germano reale, marzaiola, merlo, quaglia, tortora. I mammiferi cacciabili in preapertura (seconda delle Regioni): sono: camoscio, capriolo, cinghiale, coniglio selvatico, volpe.

Per Mamone Capria, «si tratta di specie che dunque andavano escluse dalla lista delle cacciabili, nel rispetto delle normative europee e dei dati scientifici in nostro possesso. Chiediamo che vengano rafforzati i controlli di polizia venatoria da parte delle Province, del Corpo Forestale dello Stato e delle altre forze di pubblica sicurezza, perché durante le proprio durante preaperture vengono abbattute tantissime altre specie, anche protette. Testimonianza diretta saranno le centinaia di animali feriti da arma da fuoco che giungeranno ai nostri centri di Recupero. Sarà l'ennesima strage di animali autorizzata».

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