[25/08/2011] News

Incendio dell'11 agosto a Cotone (Viareggio): gli esiti delle analisi di Arpat

A seguito dell'incendio sviluppatosi all'interno del magazzino Meriggi che ha interessato sia il materiale plastico in esso contenuto che quello esterno presente sul piazzale, nonché la struttura portante e la copertura in materiale presumibilmente in cemento amianto, personale Arpat del Servizio Locale della Versilia e del Dipartimento di Massa, nel corso dei loro interventi, hanno effettuato vari campionamenti delle matrici ritenute più significative per una valutazione delle problematiche ambientali e delle eventuali implicazioni sanitarie derivanti dall'emissione dei fumi.

All'evento ha partecipato anche personale della Asl di Viareggio con cui sono stati concertati  gli interventi della presente valutazione.

I campioni prelevati derivavano da:

Campionamento di aria per la determinazione del paritcolato PM10 prelevati a mezzo campionatore ad alto volume posizionato sottovento all'incendio in corrispondenza della zona in cui al momento era stimata la massima ricaduta dei fumi e rappresentativo di un arco di tempo compreso tra le ore 15,30 e le ore 18,30 circa. Il particolato fine costituisce la parte più rappresentativa dell'inquinamento dei fumi in quanto veicola i microinquinanti che si formano e che possono essere determinati in concentrazioni analiticamente rilevabili.

Campionamento di acqua di spegnimento dell'incendio accumulatasi sul piazzale antistante il magazzino per la ricerca dei microinquinanti.

Campione di acqua prelevata in data 12 agosto 2011 nel fosso denominato Le Quindici, in prossimità della direttrice ipotetica di ricaduta dei fumi per la ricerca dei microinquinanti.

Campioni di vegetali a foglia larga costituito da varie aliquote raccolte nella zona di ricaduta dei fumi, nei pressi dell'incendio per la ricerca dei microinquinanti e delle fibre di amianto.

Campione di materiale inerte (sabbia) prelevato in zona di ricaduta dei fumi a distanza  di circa 50 metri dall'incendio per la ricerca dei microinquinanti e le fibre di amianto.

La ricerca dei microinquinanti, effettuata dal laboratorio del dipartimento di Massa, si riferisce a parametri ritenuti più significativi in particolare: Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), policlorobifenili (PCB), diossine e furani (PCDD/PCDF).

IPA e Diossine sono sostanze tipicamente originate dai fenomeni di combustione mentre i PCB sono inquinanti ormai molto diffusi che, sebbene non associati a fenomeni di combustione, possono essere presenti in vari tipi di materiali.

I risultati riportati in tab. I sono riferiti ad una parte dei campioni effettuati, compatibilmente con i tempi tecnici necessari per l'esito dell'analisi. I risultati delle analisi relativi ai restanti campioni, relative al contenuto di fibre di amianto saranno illustrati appena possibile.

Analisi dei risultati

Aria

I dati delle analisi eseguite su campioni di aria prelevati in prossimità dell'incendio mostrano una significativa concentrazione di diossine e di IPA, microinquinanti evidentemente legati alla combustione di materiali plastici presenti all'interno del magazzino.

Il valore delle Diossine riscontrato complessivamente nel campione risulta inferiore di circa quattro volte il valore limite stabilito per le emissioni degli impianti di incenerimento rifiuti. Il confronto con valori di fondo nell'aria, come quelli riportati nello studio APAT del 2006 (Diossine, furani e PCB) è improponibile in quanto riflettono comunque una situazione mediata su tempi lunghi e rilevata in condizioni di normalità, mentre in questo caso si tratta di valori di punta.

La concentrazione di IPA è ampiamente inferiore ai limiti previsti per gli impianti di incenerimento rifiuti. Il valore di Benzo[a]pirene è circa il doppio del valore guida previsto dalla normativa, occorre tuttavia evidenziare che quest'ultimo è riferito ad un valore obbiettivo inteso come media annuale e non come valore di punta rilevato in presenza di incendio.

Materiale vegetale (foglie)

I dati relativi alle diossine rilevati sui vegetali risultano nettamente inferiori ai valori limite indicati nella raccomandazione della Commissione 2002/201/CE per i vegetali, così come il valore di Benzo[a]pirene degli IPA questo riferito a valori riscontrati in letteratura. Anche i PCB diossina-simili risultano al di sotto dei limiti di rilevabilità.

Materiale inerte

I dati relativi alle sabbie prelevate sulla superficie di cumuli riportano valori ampiamente inferiori ai limiti previsti per i vari microinquinanti fissati dalla vigente normativa per i suoli contaminati destinati ad uso verde pubblico.

Acque di spegnimento

I dati rilevati nelle acque di spegnimento presentano valori di diossine più elevati rispetto alle altre matrici, come ben spiegabile considerando la natura e del materiale e del prodotto della sua combustione con cui tali acque sono venute a contatto. Tale valore è inferiore alle concentrazioni massime ammesse per scarichi di acque reflue dagli inceneritori in acque superficiali ma superiore a quello previsto per le acque sotterranee, anche se si tratta di situazioni non direttamente confrontabili. Poiché la quota delle acque di spegnimento non assorbita dall'evaporazione è rimasta confinata nell'area dell'incendio, sarà necessaria una attenta valutazione dei microinquinanti rilevati, secondo le procedure previste dalla vigente normativa per la potenziale contaminazione del suolo sottostante l'edificio.

Conclusione

I dati dei campioni prelevati nel corso dell'incendio, riferibili alla concentrazione di microinquinanti, mostrano, per la matrice aria, suolo e vegetazione valori di diossine, IPA e PCB inferiori ai valori limite o a valori guida previsti dalle varie normative che possono essere assunte a riferimento (Tab. II).

Considerando anche che la colonna dei fumi, sprigionatasi dall'incendio, sospinta e diluita dal vento che quel giorno ha spirato costantemente fino a sera da nord-ovest a sud-est, si è dispersa nell'area palustre che in quella direzione si estende per oltre quattro chilometri priva di coltivazioni e di abitazioni, è ragionevole ritenere che l'evento non abbia costituito quindi un fattore di rischio sanitario per la popolazione.

Resta da valutare l'effetto dell'eventuale dispersione di fibre di amianto e la contaminazione del suolo sottostante l'area di spegnimento in relazione alla concentrazione di microinquinanti, da effettuarsi al momento della messa in sicurezza e bonifica del sito.

Le tabelle in dettaglio dei risultati delle analisi relative alla presenza di microinquinanti in varie matrici ambientali e della Normativa e documenti tecnici ambientali di riferimento per la valutazione dei valori analitici osservati sui campioni (Diossine, IPA e PCB) sono disponibili all'indirizzo http://www.arpat.toscana.it/comunicati-stampa/2011/incendio-del-11-agosto-2011-sviluppatosi-presso-il-magazzino-meriggi-via-comparini-localita-cotone-viareggio

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