[24/08/2011] News

Il pressing e le proposte del Gruppo di San Rossore sui parchi

Le cronache estive non mancano di ricordarci che parchi e aree protette e più in generale le politiche ambientali dal paesaggio alle coste non se la passano bene. Come per la situazione delle Regioni e degli enti locali anche per i parchi l'aspetto che più colpisce e allarma è la stretta finanziaria che penalizza e mette a rischio anche le attività più ordinarie. Ma quello che finora non è emerso e non emerge  è quanto sta accadendo dietro le quinte e che riguarda anche il Parlamento: cioè si sta cambiando alla chetichella la legge sui parchi in maniera da farne un'altra cosa rispetto alla legge del 1991, ma anche a quanto sta accadendo in Europa.

Ed è sorprendente che fino a questo momento anche dal mondo dei parchi e dalla sua stessa associazione a differenza di quanto  riescono a fare Conferenza delle Regioni, Anci e Upi nei confronti di una manovra che sta mandando in soffitta il federalismo, non abbiano fatto sentire e valere con la forza e chiarezza necessaria la loro voce.

Il Gruppo di San Rossore - come si ricorderà - a febbraio a Firenze nella sua prima conferenza nazionale e più recentemente con il libro Per il rilancio dei parchi, è partito invece proprio da questo incombente rischio di deriva per sollecitare, promuovere momenti di riflessione, proposta e informazione che appaiono oggi fortemente carenti  e inadeguati. E poiché il prossimo 10 settembre in occasione dell'appuntamento sui parchi europei a Pisa, il gruppo tornerà a riunirsi in San Rossore, abbiamo voluto con un documento generale e un prezioso contributo di Carlo Alberto Graziani sulla legge in discussione al Senato, prepararci ai nuovi passaggi e appuntamenti che cercheremo di precisare e definire collegialmente con i tanti amici che hanno aderito al nostro appello.

Sul sito www.grupposanrossore.it il lettore potrà trovare i vecchi e i nuovi documenti e se lo vorrà potrà anche intervenire.

Qui io vorrei ancora una volta sottolineare la novità culturale prima ancora che politico-istituzionale del nostro gruppo che raccoglie alcune delle  più autorevoli personalità del mondo universitario: dal Politecnico di Torino alla Accademia dei Lincei, dall'università della Calabria al Cnr, dalla Scuola Sant'Anna di Pisa all'università di Camerino, Firenze e Siena. Alcuni di questi sono stati anche presidenti di parco, come lo stesso Graziani per i monti Sibillini. A lui si affiancano il botanico Cesare Lasen del parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, Gianluigi Ceruti ("padre" della legge quadro), Enzo Valbonesi (già presidente del parco delle Foreste Casentinesi e di Federparchi), i direttori in carica Ippolito Ostellino (parco del Po torinese), Maurizio Burlando (parco del Beigua), Patrizio Scarpellini (parco di Montemarcello-Magra), Sergio Paglialunga (parco di San Rossore), Dario Franchello e Giuseppe Nardini coordinatori dei parchi rispettivamente di Liguria) e Toscana e ancora Giuseppe Rossi, presidente del parco nazionale d'Abruzzo, e Fausto Giovanelli presidente del parco dell'Appennino Tosco-Emiliano.

L'elenco è ovviamente incompleto perché non meno significative sono le adesioni e l'impegno di tanti giovani dalle collocazioni più varie che come avviene per altre delicate questioni ambientali avvertono il bisogno di qualcosa di più di una risposta di settore.

Il gruppo insomma non è una nuova associazione  ambientalista o ‘sindacale', ma un soggetto che intende rivolgersi al mondo istituzionale, culturale e associativo per verificare insieme proposte e percorsi che al momento ci appaiono e sono spesso confusi, incerti e talvolta decisamente allarmanti. Un gruppo di proposta che non intende fare concorrenza a nessuno ma solo rilanciare i parchi.

* Coordinatore del Gruppo San Rossore

Torna all'archivio