[17/08/2011] News toscana

La “caccia sostenibile” della Provincia di Lucca

Presentato il calendario venatorio 2011-2012

C'è da giurarci che diverse associazioni ambientaliste ed animaliste non saranno d'accordo, visto che tra le specie cacciabili appare la volpe ed avifauna molto cara ai difensori della natura, ma oggi la Provincia di Lucca ha presentato il suo calendario venatorio 2011-2012  come «Una caccia più sostenibile e un calendario scientificamente studiato per aiutare l'ambiente».

In provincia di Lucca la caccia inizierà il 18 settembre e termina il 31 gennaio e per l'intero periodo si potrà cacciare tre giorni a settimana, da scegliere tra il lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. Niente doppiette il martedì e venerdì.  «Per ogni giornata di caccia, il carniere complessivo non può superare i due capi di selvaggina stanziale e i venti di quella migratoria - si legge in una nota della Provincia - Inoltre, ogni cacciatore non può prendere più di una lepre al giorno, otto capi di palmipedi, trampolieri e rallidi (ad esempio folaghe o gallinelle), tre beccacce e 10 tortore».

L'assessore provinciale alla Caccia, Diego Santi, spiega che «Il calendario 2011-12 è stato progettato, in linea con gli ultimi anni, nel rispetto dell'ambiente ma anche con attenzione alle esigenze delle attività e della popolazione che abita nel territorio. Tra le novità di questo anno è da segnalare il tentativo di uniformazione del calendario tra le due Atc della provincia di Lucca e il nuovo regolamento regionale sulla caccia».

La "caccia sostenibile"  prevede che dal  18 settembre al 31 dicembre si possano abbattere coniglio selvatico, allodola, merlo, pernice rossa, quaglia, starna, tortora. Dal 18 settembre al 30 novembre è consentita in entrambe le Atc lucchesi  la caccia alla lepre comun, prima nell'Atc 11 il periodo di caccia alla lepre era più ampio. Fino al 31 gennaio si possono abbattere alzavola, beccaccia, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, colombaccio, cornacchia grigia, fagiano, fischione, folaga, frullino, gallinella d'acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, moretta, moriglione, pavoncella, porciglione, tordo bottaccio, tordo sassello, volpe, mentre per il combattente la caccia è consentita fino al 31 ottobre.

C'è poi il problema del cinghiale, la cui proliferazione che sta provocando danni e proteste in tutta la Toscana, la Provincia di Lucca prevede che «Nelle aree vocate la caccia al cinghiale si può tenere dal 2 novembre al 30 gennaio 2012. Nelle aree non vocate, invece, si parte dal 1 ottobre e si termina il 31 dicembre, con inizio alle ore 8.00, fino al termine della giornata. Da segnalare che il nuovo regolamento regionale della caccia consente di effettuare, su indicazione della Provincia, azioni correttive rispetto al piano di abbattimenti redatto ad inizio stagione da parte dei singoli distretti. Questo per realizzare tutte le azioni che consentono una progressiva diminuzione dei danni alle colture da parte degli ungulati nelle aree non vocate, evitando situazioni di emergenza come quelle attuali».

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