[17/08/2011] News

Fukushima, cesio radioattivo nei fanghi dei depuratori a 100 Km dalla centrale

Via libera al riavvio del reattore 3 di Tomari

I livelli di cesio radioattivo rilevati nei fanghi del depuratore di Aizuwakamatsu, una  città a circa 100 km a ovest della centrale nucleare di Fukushima Daiichi  hanno raggiunto concentrazioni di circa 186.000 becquerel per chilogrammo, ben superiori al limite di 8.000 becquerel/kg previsto dal governo.  E' la punta dell'iceberg radioattivo  che sta emergendo In tutto il Giappone dove negli impianti di stoccaggio "provvisori" si stanno accumulando i fanghi radioattivi provenienti dagli  impianti di depurazione delle acque. Il piano del governo per seppellirli sembra non funzionare. Il network radio-televisivo Nhk ha svolto un sondaggio tra le amministrazioni locali di 17 prefetture del Giappone centrale e del nord-est  su come  stanno affrontando il problema dello smaltimento dei fanghi dei depuratori contaminati dal follout radioattivo di Fukushima Daiichi e ha scoperto che i fanghi radioattivi provenienti da impianti di depurazione «Attualmente ammontano a più di 54.400 tonnellate. Il  75% cento di essi contiene meno di 8.000 becquerel per chilogrammo di cesio radioattivo, il limite decretato dal governo per lo smaltimento mediante interramento. Nonostante questo, almeno 27.700 tonnellate di fanghi, il  51% del totale, rimane giacente negli impianti di trattamento delle acque».

Secondo quanto dicono le amministrazioni locali, alcuni progetti di seppellimento dei fanghi sono saltati a causa delle forti proteste dei cittadini che vivono nelle vicinanze dei siti prescelti. Inoltre, 7 impianti di stoccaggio in 4 prefetture hanno dovuto realizzare  "zone di non entrata" in cui i livelli di radiazione sono diventati troppo alti.

Intanto, in questo scenario di espansione dell'infezione nucleare, i professori di scienze delle scuole medie giapponesi hanno discusso di come insegnare "radiazioni"  prima che la materia diventi obbligatoria dal prossimo anno scolastico.

Il ministero dell'educazione del Giappone ha detto che i programmi scolastici, a partire dall'aprile 2012, dovranno comprendere la radioattività nelle  lezioni di scienze, si tratta della prima volta dopo 30 anni ed allora le lezioni erano per magnificare i vantaggi del nucleare civile, non certo i rischi.

Per questo  circa 150 insegnanti di scienze delle scuole di Tokyo hanno partecipato ad un seminario  durante il quale un  esperto ha spiegato le caratteristiche delle  radiazioni, come agiscono e il  loro impatto sul corpo umano. Naturalmente il seminario ha puntato più sull'importanza di avere una conoscenza accurata sulle radiazioni piuttosto che temerle "indebitamente".  La Nhk spiega che «I partecipanti hanno poi condotto un esperimento in cui tracce di radiazioni sono state visualizzate utilizzando un minerale radioattivo e ghiaccio secco. In un altro esperimento, i partecipanti hanno misurato i livelli di radiazione nelle vernici e nelle rocce». Gli insegnanti hanno concluso il seminario discutendo di come insegnare le radiazioni in classe. Uno dei partecipanti ha detto alla Nhk che vorrebbe spiegare ai  suoi studenti l'incidente nucleare di Fukushima Daiichi, ma che «C'è molto che ancora non conosco del problema. A  scuola non abbiamo studiato la radioattività  voglio imparare prima di insegnare questo tema».

Gli insegnanti giapponesi avranno un bel da fare, visto che il nucleare "buono e supersicuro" si è trasformato, in pochi giorni,  agli occhi dei bambini e dei ragazzi giapponesi dall'eroe dei manga in un distruttivo godzilla della sicurezza del  loro presente e in un pericolo che grava sul loro futuro.

Questa situazione di profondo turbamento dell'opinione pubblica giapponese non sembra preoccupare  il governatore di Hokkaido, Harumi Takahashi,  che ha approvato il riavvio di un reattore nucleare nella prefettura. Takahashi ha detto di non avere obiezioni sul  piano del governo centrale per il riavvio delle centrali nucleari e assicura di averlo informato oggi delle sue intenzioni.  L'impianto che sarà riavviato è il reattore 3 di Tomari  che avrebbe passato gli stress test dopo un controllo di routine. Con l'approvazione del governatore di Hokkaido, diventerà il primo reattore a riprendere la piena operatività dopo il disastro nucleare di Fukushima Daiichi.

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