[12/08/2011] News toscana

Acqua: la Toscana conferma la disponibilità ad ospitare l'Agenzia nazionale

La Regione Toscana prova a smuovere le "acque". Con una  lettera inviata dall'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini a Roberto Ravello, assessore all'ambiente della Regione Piemonte e coordinatore in materia in Conferenza Stato Regioni, vengono fatte due richieste.

In realtà la prima è una riconferma della disponibilità della Toscana  a candidarsi ad ospitare la neonata Agenzia per l'acqua, proposta già avanzata lo scorso ottobre al ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto.

La seconda richiesta riguarda un'azione forte, che tutte le Regioni dovrebbero fare nei  confronti del Governo, riguardo la riorganizzazione ed erogazione dei servizi pubblici essenziali dopo l'emanazione dei decreti attuativi, da parte del Presidente della Repubblica, degli esiti dei referendum. La preoccupazione maggiore dell'assessore è per il quesito sulla "adeguata remunerazione del capitale investito" nella tariffa idrica perché «apre una fase di incertezza normativa che rischia di paralizzare sia gli aspetti gestionali che lo sviluppo di piani di investimento.

Spetta a Governo e Parlamento, anche attraverso la neonata Agenzia Nazionale per il servizio idrico, definire un nuovo metodo tariffario che garantisca il rispetto dell'esito referendario e del diritto comunitario che è molto chiaro in materia di tariffazione idrica: vanno rispettati il principio di recupero integrale dei costi del servizio in tariffa ed il principio "chi inquina paga"». Il timore della regione Toscana è che il mancato adeguamento possa ripercuotersi sia su nuovi investimenti da parte dei gestori che in nuovi contenziosi con la Comunità Europea, è quindi necessario approvare in tempi rapidi il nuovo metodo tariffario. «Il nuovo metodo - ha continuato l'assessore- dovrà essere definito dalla neonata Agenzia per l'acqua, ma i tempi per la sua costituzione ed entrata in funzione non sono brevi. L'immediata cogenza dei Decreti presidenziali rende tutto questo ancor più indifferibile. Per questo credo, come ho avuto modo di far presente nella Commissione del 14 giugno, che le Regioni debbano attivarsi, urgentemente e con forza, per dare impulso al legislatore nazionale per ottenere un provvedimento in un settore importante per la vita dei cittadini e delle imprese».

Bramerini ricorda anche che il quesito relativo all'affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, ha come effetto principale «l'abrogazione della fase transitoria contenuta nel 23 bis, con la scadenza anticipata di tutti gli affidamenti in house al 31 dicembre 2011». A fronte di questo quadro di incertezza l'assessore chiude la lettera con l'invito a mettere all'ordine del giorno della prossima riunione degli assessori all'ambiente delle Regioni «un atto politicamente forte che richieda un tempestivo intervento del Governo, da sviluppare di concerto con le Regioni stesse, che dia adeguata soluzione al problema».

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